Sono 197 le ragazze che hanno denunciato di aver subito abusi fisici e psicologici nel mondo della ginnastica ritmica. Sono i dati raccolti dall’organizzazione di volontariato Change the Game, in un report presentato ieri alla stampa con le testimonianze delle atlete di età compresa tra gli otto e i 22 anni, coinvolgendo palestre in 15 regioni italiane.
La prima autodenuncia da parte di un’allenatrice è quella di Irene Castelli, 39 anni, atleta di ginnastica alle Olimpiadi di Sidney del 2000. “Quando ho iniziato ad allenare, aggredivo sistematicamente le mie allieve”, ha detto Castelli, ammettendo di aver sbagliato “perché alla fine della mia carriera di atleta avevo l’autostima sotto i piedi ed ero traumatizzata nel corpo e nella mente”.
Il caso degli abusi è esploso a fine ottobre, quando diverse ginnaste hanno esposto denunce contro i coach di Federginnastica. Tra i maltrattamenti – si legge nel rapporto – compaiono numerose violenze fisiche, come percosse con le clavette, sgambetti sistematici, obblighi di allenarsi anche in condizioni debilitate, privazioni di cibo. Non meno gravi gli abusi psicologici, con ripetute frasi mirate a colpire l’autostima delle giovani tra cui “fai schifo”, e “sei grassa”.
Nella foto in alto una palestra di ginnastica artistica. Foto di Ricardo Henri su Unsplash