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HomeCronaca Caso Soumahoro: indagata la moglie

"Evasione fiscale e Iva"
Indagata Liliana Murekatete
la moglie di Soumahoro

Il pm di Latina ha anche sequestrato

preventivamente 650 mila euro

di Rosario Federico15 Dicembre 2022
15 Dicembre 2022

Aboubakar Soumahoro, Europa Verde, during questions time at Chamber of Deputies, Rome 30 November 2022.ANSA/FABIO FRUSTACI

LATINA – La moglie di Soumahoro, Liliane Murekatete, è stata iscritta nel registro degli indagati dalla procura di Latina nell’ambito dell’inchiesta legata alle cooperative pro migranti Karibu e Aid. Sarebbero sei gli indagati della vicenda, con lei anche Marie Terese Mukamitsindo, la suocera del deputato.    

Il pubblico ministero ha poi attuato il sequestro preventivo “del profitto del reato” per tre indagati della cooperativa Karibu, riconducibile ai familiari del deputato Aboubakar Soumahoro: oltre 639mila euro per il primo e di 13mila euro nei confronti degli altri due per reati tributari, ovvero fatture per “operazioni inesistenti” tra il 2015 e il 2019. 

Il pm ha anche eseguito la misura cautelare interdittiva del divieto di contrattare, per un anno, con la pubblica amministrazione e di esercitare imprese e uffici direttivi di persone giuridiche, nei confronti dei membri del Cda della stessa cooperativa sociale Karibu.  

Liliana Murekatete, secondo quanto si legge nell’ordinanza del gip di Latina, in concorso col fratellastro Michel Rokundo (anche lui indagato), e con la madre di entrambi Mukamitsindo, nella loro qualità di consiglieri di amministrazione della Karibu dal 2018 a oggi “al fine di evadere l’imposta sui redditi e sul valore aggiunto indicavano (o omettevano di vigilare affinché altri e in particolare la Mukamitsindo indicassero) elementi passivi fittizi” nella dichiarazione dell’anno di imposte 2019, “utilizzando fatture relative a operazioni inesistenti emesse dall’associazione di promozione sociale ‘Jambo Africa'”, per un imponibile complessivo di 55.701 euro, “con Ires dovuta e evasa pari a complessivi 13.368 euro”.

La cooperativa non era in regola  

Il Campidoglio, scrive Repubblica nella sua edizione odierna, ha pagato tre milioni negli ultimi dieci anni a Liliane Murekatete per le cooperative, salvo poi far venire a galla (solo attraverso il clamore mediatico della vicenda) che non aveva il Documento unico di regolarità contributiva in regola. Roma Capitale ha quindi bloccato le ultime due fatture – una da 49mila euro e l’altra da 12mila euro. 

I rapporti tra il Campidoglio e Karibu

La coop di Liliane Murekatete e Maria Therese Mukamitsindo ha iniziato ad avere rapporti con il Campidoglio nel 2013. A questo proposito il Comune di Roma, in seguito alla rimozione dei centri di accoglienza alle coop da parte della Prefettura di Latina, ha deliberato lo spostamento di sette minori ospiti di una struttura di Karibu con l’intenzione di effettuare ulteriori controlli e approfondimenti sulla vicenda.  

L’avvocato di Soumahoro: “Ricostruiremo gli aspetti della vicenda”

Nei giorni scorsi l’avvocato di Soumahoro, Maddalena del Re, aveva diffuso in una nota la sua intenzione di ricostruire l’intera vicenda e smentire ogni accusa infamante rivolta al suo assistito: “Questo, a tutela della sua persona, della sua famiglia, per lealtà nei confronti degli elettori” e in chiusura: “per il rispetto del ruolo di parlamentare che impone la massima trasparenza nei confronti dei cittadini”.  

In foto: il deputato Aboubakar Soumahoro

   

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