ROMA – La Manovra è “nel complesso in linea con gli orientamenti”, ma mancano comunque “progressi sulle riforme strutturali”. È il verdetto della Commissione europea sulla legge di bilancio valutata a Bruxelles, rispetto alla quale però rimangono critiche alcune disposizioni. Tra queste, l’innalzamento al tetto per le transazioni in contanti, la cancellazione dei debiti fiscali inferiori a mille euro e il limite a 60 euro per il rifiuto dei pagamenti con il Pos. L’opinione espressa dall’Europa è stata confermata dal Commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni, secondo cui quello europeo è “un giudizio complessivo positivo con alcuni rilievi critici”.
Il lavoro dell’esecutivo e del Parlamento sulla manovra
Intanto i gruppi parlamentari di maggioranza lavorano alla riduzione degli emendamenti con l’intento di semplificare il lavoro della commissione Bilancio della Camera. La limatura in commissione sarà preceduta dall’emendamento del governo, che contribuirà a snellire il carico di ritocchi alla Manovra e permettendogli di concentrarsi sulle modifiche più corpose, disponendo di un “tesoretto” di 400 milioni. I nodi da sciogliere sono politici: pensioni minime, Opzione donna, bonus cultura, tassa sugli extraprofitti, pagamenti elettronici.
Le critiche del Codacons e dell’Ue sul limite Pos
Sulle misure riguardanti i pagamenti elettronici contenute nella manovra – che l’Ue ha bocciato ritenendole “non in linea” con le raccomandazioni specifiche per l’Italia sulla lotta all’evasione fiscale – anche il Codacons ha espresso parere negativo. Per il presidente del Codacons Carlo Rienzi il limite “è del tutto inadeguato e creerà enormi problemi ai consumatori, meglio eliminare qualsiasi soglia e intervenire sulle commissioni a carico degli esercenti”.
Prosegue il dibattito su pensioni minime e Opzione donna
Sulle pensioni minime, la capogruppo di Forza Italia Licia Ronzulli ha affermato che “l’aumento delle pensioni minime è un punto fondamentale del programma”, puntando sull’innalzamento a 600 euro per gli over 75. Per Opzione donna, è previsto dall’emendamento l’innalzamento dell’età di richiesta e la rimozione del legame con i figli.
La criticità sugli extraprofitti
Segnalato dall’esecutivo anche l’emendamento riguardante la tassa sugli extraprofitti che non potrà essere scaricata sui consumatori. Secondo la modifica si fa “divieto agli operatori economici di traslare l’onere del contributo di solidarietà sui prezzi”. Sarà inoltre affidata alla Guardia di finanza la vigilanza sulla “osservanza della disposizione”.
Nella foto in alto: la presidente del Consiglio Giorgia Meloni (Ansa)