Uscirà il 15 dicembre nelle sale il docufilm “Il mio amico Massimo”, diretto da Alessandro Bencivenga, che ha definito Troisi “autore, regista e attore di riferimento”. Il film, che sarà disponibile fino al 21 dicembre, nasce con l’idea di ricordare Troisi nel suo aspetto più intimo e umano, anche grazie alle testimonianze di tanti amici che si alterneranno nella pellicola. La voce narrante sarà, infatti, quella di Lello Arena, componente del Trio de La Smorfia insieme ad Enzo De Caro. E ancora Carlo Verdone, Nino Frassica, Ficarra e Picone, Pippo Baudo e Renzo Arbore. Anche l’attrice Maria Grazia Cucinotta, la Beatrice del Postino, ha voluto ricordare così Massimo: “È un’occasione in più per parlare di lui. Sono passati ventotto anni da Il Postino e non c’è giorno che non penso a lui con gratitudine. Chi era Massimo? Unico sia come artista e come uomo”.
Il prossimo febbraio Massimo Troisi avrebbe compiuto settant’anni. E con la sua risata avrebbe contagiato tutti. Nella sua arte c’era passione, dedizione e quel velo di celata tristezza che portava lo spettatore a riflettere sulla propria quotidianità. Quella di Troisi è stata una carriera intensa: l’inizio a teatro nella sua città natale, San Giorgio a Cremano e l’esordio in televisione insieme ad Arena e De Caro. Poi il cinema, sia in qualità di attore che di regista: nel 1981 Ricomincio da tre, in cui Troisi interpreta Gaetano, timido ragazzo di provincia che decide di trasferirsi a Firenze. E poi le collaborazioni con Ettore Scola e Marcello Mastroianni in film come Splendor (1988) e Che ora è (1989). Quest’ultimo film valse a lui e a Mastroianni la Coppa Volpi ex aequo per la migliore interpretazione maschile al Festival del Cinema di Venezia. Infine la morte prematura nel 1994, mentre girava le ultime scene de Il postino, film candidato a ben 5 premi Oscar, tra cui quello di miglior attore protagonista.
L’attesa, dunque, è tutta per domani. La sua risata, in sala, sarebbe stata quella degli spettatori, ancora una volta.
In foto: Massimo Troisi