BRUXELLES – Proseguono gli sviluppi sullo scandalo Qatargate, che ha coinvolto il Parlamento europeo. Nel mirino degli inquirenti sono finiti la vicepresidente Eva Kaili – destituita quest’oggi dall’incarico –, e l’ex eurodeputato Antonio Panzeri, fondatore dell’Ong Fight Impunity. Agli stessi sono stati sequestrati rispettivamente 750 e 17mila euro in contanti.
Gli altri soggetti coinvolti nel Qatargate
Fra gli indagati c’è anche l’esponente del Partito Democratico, Francesco Giorgi – fidanzato della diplomatica greca –, al cui ufficio di Strasburgo sono già stati apposti i sigilli. Lo stesso è accaduto stamani anche all’assistente dell’eurodeputato Pietro Bartolo. Nello scandalo risulta coinvolto anche Luca Visentini – segretario del sindacato europeo e mondiale Etuc –, che ha risposto a tutte le domande degli inquirenti e si è dichiarato innocente, e la vicepresidente della Commissione Ue, Margarita Schinas, a seguito di un viaggio nell’emirato lo scorso novembre.
Le dichiarazioni di Metsola e Von der Leyen
La Presidente dell’Europarlamento, Roberta Metsola, ha riferito di voler dare una scossa all’Eurocamera, sbarrando la strada a chiunque pensi che l’Unione sia in vendita. Anche il massimo esponente della Commissione, Ursula Von der Leyen, si è espressa con profonda preoccupazione sulle accuse di corruzione rivolte nei confronti della vicepresidente Margarita Schinas. “E’ questione di fiducia nelle istituzioni, per cui è importante che ci siano sempre i maggiori standard di indipendenza e integrità”, ha aggiunto Ursula Von der Leyen.
L’avvocato di Eva Kaili: “E’ innocente”
Michalis Dimitrakopoulos – legale della diplomatica greca – ha ribadito l’innocenza di Eva Kaili all’interno della vicenda. Lo stesso ha poi aggiunto che la sua assistita non ha nulla a che fare con le tangenti versate dal Qatar.
In foto l’Europarlamento di Strasburgo (ANSA)