“A me pare che Bankitalia non abbia, in audizione alle commissioni competenti, mosso particolari critiche sulle principali misure di questa manovra. Puramente c’è stata una polemica, o diciamo un approccio critico, sulle nostre misure sul tema del contante e l’obbligo del pos”. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni pare spegnere definitivamente, in un video postato sulla sua pagina Facebook, le polemiche della scorsa settimana con Bankitalia.
La premier è costretta anche a intervenire per difendere la scelta del governo sul bonus cultura per i giovani. Dopo la durissima critica al governo dal leader di Italia Viva, Matteo Renzi, e di Beppe Grillo, la premier si difende: “Non vogliamo abolire il bonus ai diciottenni per la cultura. Ma non c’è ragione che lo riceva il figlio di un milionario, di un parlamentare, o mia figlia. Va introdotto un limite al reddito di chi accede a questa misura, e vanno meglio definiti i contenuti e le cose che si possono acquistare con queste risorse”.
I temi su cui concentrare le risorse della Manovra, a parere delle forze politiche tanto di maggioranza quanto di opposizione, sono sostanzialmente tre: pensioni, sanità e lavoro.
Forza Italia ha presentato una proposta per innalzare il tetto delle pensioni minime a 600 euro per un conto che, per le casse dello stato, peserebbe più di un miliardo. Sul tema delle pensioni le pressioni sulla maggiorana arrivano anche dal Partito Democratico che chiede un ampliamento della platea a cui si rivolge Opzione Donna.
Particolarmente rilevante il payback in Sanità che prevede il fermo al pagamento di due miliardi per le aziende che producono dispositivi medici, le quali nei giorni scorsi si erano viste recapitare la richiesta di pagamento per sforamento del tetto di spesa. In tema di lavoro, significativa, invece, la proposta dell’innalzamento da 6mila a 8mila euro della decontribuzione per l’assunzione di giovani under36.
Nel frattempo Cgil e Uil hanno promosso per tutta la settimana scioperi e manifestazioni contro la manovra, su cui mercoledì arriverà anche il parere di Bruxelles.
