WASHINGTON – Gli Usa sono vicini a una svolta nella fusione nucleare. Lo rivela il Washington Post. Domani, in una conferenza stampa del dipartimento statunitense dell’Energia, verrà annunciato che, per la prima volta nella storia, gli scienziati sono riusciti a produrre una fusione nucleare che genera più energia di quella necessaria ad innescarla.
Il “Santo Graal” dell’energia
Il Post definisce questa scoperta “una pietra miliare nella decennale e costosa ricerca per sviluppare una tecnologia che fornisca energia illimitata, pulita ed economica”. Infatti la riuscita della fusione è l’obiettivo degli studiosi a partire dagli anni ’50. Questo perché rispetto alla fissione nucleare, la fusione nucleare non produce né scorie né radioattività e per essere innescata non necessita di combustibili rari, visto che s’innesca con l’idrogeno ricavabile dall’acqua.
Il luogo dove è avvenuta la fusione nucleare
La ricerca si è svolta in California presso la National Ignition Facility che si trova nei Lawrence Livermore National Laboratory. Lo scopo era quello di ricreare l’energia prodotta dal Sole. Dopo molti esperimenti fallimentari nei quali i ricercatori erano riusciti a innescare la fusione solo impiegando più energia di quella prodotta dalla stessa reazione, sono giunti alla svolta. Per arrivarci sono stati costruiti degli enormi reattori molto complessi visto che per dare inizio alla fusione devono raggiungere contemporaneamente sia temperature bassissime, vicino allo zero assoluto, sia temperature altissime di centinaia di milioni di gradi.
La conferenza stampa della svolta
Domani, martedì 13 dicembre, la Segretaria all’energia Jennifer Granholm svelerà al mondo una grande svolta scientifica. Svolta che potrebbe rappresentare il primo passo verso una nuova fonte pulita ed illimitata d’energia o addirittura l’inizio di una nuova era.
Nella foto in alto il reattore nucleare usato per studiare la fusione nucleare. Foto Ansa