Nuovo pacchetto di sanzioni a Russia e Cina da parte degli Stati Uniti. Lo ha annunciato il Wall Street Journal questa mattina dopo l’ennesima minaccia dell’esercito russo, che ha posizionato il sistema lanciarazzi Grad vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, non distante dalle unità di stoccaggio di combustibile nucleare esaurito.
Intanto continuano gli attacchi del Cremlino volti a colpire le grandi centrali elettriche del Paese. Più di mille missili sono stati lanciati sulle strutture energetiche ucraine negli ultimi otto attacchi, che “rappresentano il più grande colpo alla rete elettrica che l’umanità abbia mai visto” ha dichiarato il Volodymyr Kudrytsky, presidente di Ukrenergo, la più moderna centrale elettrica della regione di Lugansk.
Intanto, la Russia continua a ostacolare l’esportazione di grano ucraino. Da agosto, infatti, sono stati esportati 13 milioni di tonnellate di prodotti alimentari, solo dopo un’accurata mediazione tra Kiev, Mosca, Ankara e l’Onu. “La Russia tenta di rallentare le esportazioni, usando delle scuse, come ad esempio delle inchieste, e ci sono più di 80 navi che attendono di partire dai nostri porti”, ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un video messaggio alla tv di Stato turca. Decisivo potrebbe essere l’incontro tra il presidente turco Erdogan e l’omologo russo Putin fissato per domenica, come fa sapere l’agenzia Anadolu. L’obiettivo è quello tentare una nuova mediazione per “risolvere la crisi” del grano e dare di nuovo il via alle esportazioni.
Il popolo ucraino, nel frattempo, continua a convivere con il freddo e i continui blackout causati dalla complicata situazione per la distribuzione della corrente. In Europa, La Francia non perde un colpo e, come ha reso noto il vice ministro dell’Energia ucraino, Farid Safarov, e il vice capo missione dell’ambasciata francese a Kiev, ha inviato cento generatori elettrici per aiutare l’Ucraina a superare l’inverno.