Ancora aperto lo scontro sul tema migranti tra la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il Presidente francese Emmanuel Macron. Rimangono infatti parecchi i nodi da sciogliere, e in particolare quello sull’applicazione del diritto internazionale, che secondo la Francia non è stato risolto.
Il presunto invito da parte della Francia e la risposta di Palazzo Chigi
Meloni, che oggi non sarà presente al summit Eu Med 9 di Alicante in Spagna a causa di un’influenza (sarà sostituita dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani), solo pochi giorni fa aveva dichiarato che con la Francia non esiste alcun tipo di problema. Dall’Eliseo fanno sapere, però, di aspettarsi da tempo una sua visita a Parigi per un chiarimento sulla vicenda. Ma da Palazzo Chigi precisano che “non risulta alcun impegno assunto dal presidente Meloni per una visita a Parigi. Né al presidente è giunto alcun invito ufficiale”.
Il governo francese: “Il caso Ocean Viking non si ripeterà”
Già dal vertice di Tirana di pochi giorni fa, la premier aveva confermato che la posizione del governo italiano sul tema non cambierà. Dura anche la linea del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che si dice pronto a firmare nuovi decreti solo per l’ingresso temporaneo delle navi umanitarie, in modo da far sbarcare donne, bambini e fragili. Ma il ministro dell’Interno francese, Christophe Castaner, ha fatto sapere che la Francia non digerirà più altri “sbarchi selettivi” e che un fatto come quello dell’Ocean Viking, che ha fatto rotta verso Tolone in via eccezionale, non si ripeterà, in quanto “stati costieri come Italia e Malta hanno il dovere di assegnare un porto sicuro”.