È fissato per oggi il termine per la proposta degli emendamenti che saranno discussi e approvati alla Camera e, successivamente, al Senato entro la fine del 2023. I tempi sono stretti. Per tenere fede all’agenda, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato questa mattina, a Palazzo Chigi, i capigruppo di maggioranza per limare i circa 500 emendamenti che i partiti di centro-destra vogliono sottoporre alle Camere.
“C’è una buona collaborazione da parte di tutti” dichiara Alessandro Cattaneo, capogruppo di Forza Italia, uscendo da Palazzo Chigi. Inoltre, è in corso l’incontro del primo ministro con i sindacati. Tema, ancora una volta, la manovra stessa.
Il premier spegne le polemiche dopo le critiche alla manovra di Bankitalia che, nei giorni scorsi, aveva mostrato un grande scetticismo nei confronti della manovra. Tuttavia, la premier sottolinea come le critiche mosse dalla Banca d’Italia non toccano il cuore della manovra ma elementi secondari.
Il ministro Giancarlo Giorgetti avanza l’ipotesi di una proroga per il bonus bollette oltre il mese di marzo 2023. Questo per far fronte alla preoccupazione degli italiani per il caro energia. L’allarme arriva dall’Unione Nazionale dei Consumatori. “Il carovita ha svuotato le tasche degli italiani, che saranno costretti a usare le tredicesime per saldare le bollette di luce e gas” afferma il presidente Massimiliano Dona. Nulla da temere per le famiglie in difficoltà economiche.
Da Bari Carlo Calenda, segretario di Azione, critica una manovra “troppo fragile” in cui “il modo in cui vengono erogati 21 miliardi per il caro energia è un modo che non funziona”. In risposta alle critiche del Pd su emendamenti che accrescerebbero la soglia di povertà, favorendo i ricchi, il capogruppo alla Camera della Lega, Riccardo Molinari ribatte con convinzione. Il Bonus bollette è “il bonus sociale per le famiglie più povere”.
