Una poltrona vuota in prima fila, sopra è poggiata la bandiera del partito e gli occhiali rossi di Roberto Maroni, scomparso da poco. Al Teatro sociale di Busto Arstizio, dove ieri si è tenuto il congresso della Lega per le elezioni del nuovo direttivo provinciale, il sentimento di cordoglio per la morte di «Bobo» pare essere l’unico comune denominatore a unire un partito che dai risultati delle elezioni pare quanto mai prima d’ora diviso al suo interno.
Lega, i risultati delle provinciali
Ad aggiudicarsi la carica di segretario provinciale di Varese è il candidato salviniano Andrea Cassani, sindaco di Gallarate, che batte per 12 voti l’avversario Giuseppe Longhin, sostenuto invece dal Comitato Nord di Umberto Bossi. 229 voti contro 217, una vittoria sottile quella di Cassani, il quale commenta la sua elezione all’Ansa affermando che la sua intenzione “è quella di collaborare, di tenere unita la Lega”. Un’unione facile a dirsi ma difficile a farsi, visti i risultati delle provinciali di Brescia, dove invece a vincere è Roberta Sisti, sindaco di Torbole Casaglia sostenuta dal Comitato Nord di Bossi. Con 391 preferenze Sisti ha sconfitto l’uscente salviniano Alberto Bertagna, fermatosi a 365 voti. Si consola, però, il vicepremier con la vittoria a Pavia del suo candidato Jacopo Vignati, che la spunta con 191 voti rispetto ai 106 di Roberta Marcone, nelle fila di Bossi.
Roberto Castelli al Corriere “La Lega è un partito spaccato in due”
La Lega “è un partito spaccato in due, ormai è palese in tutti i territori dove finalmente si fanno i congressi”. Così Roberto Castelli, ex ministro della Giustizia e bossiano convinto, commenta l’esito delle elezioni provinciali della Lega in un’intervista al Corriere della Sera. “Ora, dopo questa batosta, dobbiamo assolutamente rialzarci in piedi ripartendo dal Nord, dalla nostra gente” aggiunge l’ex ministro, ponendo l’accento sul ritorno di Bossi che “ha riacceso gli animi dei militanti”.
Fedriga “Il confronto è normale”
Non parla invece di spaccature interne ma di confronto democratico Massimiliano Fedriga, governatore leghista del Friuli Venezia Giulia. Durante il festival delle Regioni e Province autonome, oggi a Milano, Fedriga a ribadito la sua idea di una Lega autonoma, che non ha abbandonato il nord ma che si occupa anche della “valorizzazione dei territori”.