Sono scoraggianti i dati che arrivano dal report Inail sugli infortuni sul lavoro nei primi dieci mesi del 2022. Tra gennaio e ottobre le denunce sono state ben 595.569, +32,9% rispetto allo stesso periodo del 2021. Diminuite invece le morti: 909, -10,6% rispetto all’anno scorso.
La situazione è preoccupante ed è trasversale in tutto il Paese, seppur con un aumento leggermente maggiore al sud dove si registra un +48,9%, mentre nelle isole e al nord ovest la percentuale si attesta rispettivamente a +45,2% e a +42,2%. Triste primato per la Campania invece, che nella classifica delle regioni con più denunce di infortunio si attesta a +89,7%.
Secondo l’istituto, l’aumento delle denunce di infortunio è da imputare, in parte, all’aumento delle denunce di infortunio da Covid-19 e in parte alla crescita degli infortuni “tradizionali”. Il report ha evidenziato che l’età media dei contagiati dall’inizio della pandemia è di 46 anni, ma nel solo mese di ottobre è salita a 48 anni. Un altro dato interessante è che sono le donne a registrare il più alto numero di contagio sul lavoro, con una percentuale d’infezione del 68,3% sul totale dei casi.
Sono di più anche le patologie di origine professionale denunciate che salgono a 50.013, cioè dell’8,6%. Il settore maggiormente colpito dal fenomeno è la sanità e l’assistenza sociale, dove si registra un +132,3%. Segue il traporto e magazzinaggio (+112,8%), l’amministrazione pubblica (+67,6%) e il settore dell’alloggio e della ristorazione (+65,4%).
Numeri allarmanti, che conducono necessariamente a una riflessione sul tema della sicurezza. L’ ultimo eclatante caso, quello del 7 novembre scorso, in cui tre operai di Piemonte, Emilia Romagna e Campania, persero la vita sul lavoro, morti schiacciati, a poche ore di distanza l’uno dall’altro.
Sulla vicenda era intervenuta anche la Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone, definendo la situazione una vera e propria emergenza: “La sicurezza sul lavoro è in cima alle priorità della mia attività di governo e da cittadina che opera nelle istituzioni sono profondamente colpita dai continui lutti, diventati ormai una vera e propria emergenza sociale. Garantire la sicurezza in ogni luogo di lavoro è un obiettivo complesso che non può essere disgiunto dai percorsi educativi e di formazione”.