A Napoli li legano, a Milano li tagliano. I capelli delle donne, per coprire i quali la polizia iraniana ha picchiato Mahsa uccidendola, in Italia diventano strumento con cui sostenere il popolo iraniano, che lotta nelle piazze e ha già lasciato sul selciato 185 morti, tra cui 19 bambini.
Nel capoluogo lombardo, oltre al taglio delle ciocche che saranno inviate all’ambasciata iraniana, è stata realizzata una street art di protesta; e sempre contro il regime clericale di Teheran, a Napoli le donne della Consulta delle elette hanno deciso di legare i capelli, anche loro in direzione ostinata e contraria.
La ciocca, recisa in segno di solidarietà e spedita ai rappresentanti della repressione, ha lasciato la dimensione museale della Triennale di Milano e del Maxxi di Roma, da cui l’idea era stata lanciata, per abbracciare la politica, contagiare l’arte e scendere nelle piazze d’Italia: sempre e comunque per la difesa della libertà. E Milano, la città del Verri e del Beccaria, insieme a Napoli, la patria dell’illuminismo alla Eleonora Pimentel Fonseca, ne reclamavano un posto in prima fila.
FOTO ANSA