Le divisioni sull’emergenza energetica sono al centro del vertice di oggi dell’Unione europea a Praga. la crisi del gas, l’inflazione e il supporto all’Ucraina sono i principali temi al centro del tavolo. Previsto l’intervento del presidente del Consiglio Mario Draghi e quello del presidente ucraino Volodymyr Zelensky in videocollegamento.
“Ora è tempo di discutere di come limitare i picchi nei prezzi dell’energia e la manipolazione operata da Putin”, ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, arrivando al Castello di Praga. L’Italia, insieme a Polonia, Grecia e Belgio hanno presentato la proposta di un price cap “dinamico”, da applicare in uno scenario in cui non c’è assenza di forniture e c’è uno scambio di domanda e offerta di gas.
Tuttavia, “non ci saranno decisioni oggi, essendo un Consiglio informale ma è in preparazione del Consiglio di ottobre”, ha precisato von der Leyen. “La Commissione – ha aggiunto – aveva proposto un tetto al gas a marzo ma all’epoca non era attrattivo. Ma la situazione si è evoluta e gli Stati membri vogliono discutere ora il price cap. Confido si possa trovare una soluzione”. Per la presidente della Commissione Ue è importante che “le aziende di ogni Paese abbiano la stessa possibilità di partecipare al mercato unico, con equità” e che sia potenziato il piano RePower Eu.
Intanto ieri il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha firmato il decreto per il risparmio energetico. Prevista la riduzione di un grado e di un’ora al giorno per il riscaldamento. Il periodo di funzionamento si accorcia di 15 giorni, con lo slittamento di otto giorni della messa in funzione dei termosifoni e l’anticipo di sette giorni per lo spegnimento. Esenti dalle regole ospedali, case di cura e di ricovero, asili nido, scuole materne, piscine e gli edifici con impianti rinnovabili.