Continua il muro contro muro sulla nave rigassificatore nel porto di Piombino. In Consiglio regionale M5S, Lega, Fi e Fratelli d’Italia hanno votato l’ordine del giorno che chiedeva al commissario straordinario per l’opera, Eugenio Giani, di interrompere ogni atto e procedura, bocciato però grazie ai voti di Pd e Italia Viva.
Il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, ha esteso il suo no al rigassificatore anche se posto al largo, off shore, dopo che Snam ha spiegato che sta cercando diverse soluzioni per trovare il luogo in mare dove la nave sarà operativa per 22 anni. La presa di posizione di Ferrari arriva alla vigilia della riunione della conferenza dei servizi, prevista per oggi, che ha all’ordine del giorno anche la questione off shore e dopo che Snam ha reso note le sue contro deduzioni alle osservazioni giunte e le modifiche al progetto iniziale. “Apprendiamo che Snam sta valutando siti per la collocazione dell’impianto off shore e pretendiamo la garanzia che Piombino non sia tra questi”, afferma Ferrari. “Davanti alle nostre coste c’è il santuario dei cetacei, un’area marina protetta e di grandissimo valore, e c’è l’arcipelago toscano. Lo diciamo da sempre: i danni che la collocazione di un impianto a largo potrebbe causare sono incalcolabili”.
“Ferma restando l’assoluta contrarietà alla collocazione dell’impianto in porto che abbiamo già chiarito e continueremo a sostenere, Piombino deve essere tassativamente esclusa dalle opzioni per la collocazione off-shore”, conclude il sindaco di Fratelli d’Italia.