Scende l’indice di criminalità in Italia. Lo conferma il rapporto annuale fornito al Sole 24 Ore dal dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno, che confronta i dati del 2021 con quelli del 2019.
L’andamento si registra in tutte le aree metropolitane: Milano ha raggiunto -11,8% mentre Roma un -6,8%. Firenze, Venezia e Bologna sono le grandi città con la flessione più marcata, pari al -24,6%, -17,8% e -15,3%.
Non tutti i territori, però, vanno nella stessa direzione. Sono una decina i territori che danno segnali di allarme. Piacenza e Isernia, per esempio, nel 2021 hanno registrato entrambe un incremento della criminalità rispetto al 2019. Tra i primati negativi della provincia emiliana spiccano quello per le rapine in casa e quello per gli omicidi stradali (2ª). Ma il territorio risulta essere tra i peggiori d’Italia anche per le violenze sessuali e le violenze sessuali su minori di 14 anni (11ª).
La geografia dei reati 2021 conferma, poi, una serie di scenari ormai consolidati: Milano capitale dei furti in generale davanti a Rimini e Roma. In cima alla classifica dei furti d’auto c’è invece Barletta. Napoli prima per furti con strappo e di motocicli, ma anche di contrabbando. Mentre Gorizia è in cima alla classifica delle truffe e delle frodi informatiche. A Vibo Valentia va invece il primato per le minacce.
Le maglie nere per spaccio, traffico di stupefacenti e incendi vanno a La Spezia e Matera, con i liguri in testa nelle prime due categorie.
Enna sostituisce Caltanissetta in cima alla classifica degli omicidi volontari – ed è seguita da Aosta – mentre Biella e Ragusa “primeggiano”, rispettivamente, per estorsioni e usura.