Più di 350mila visitatori in appena cinque giorni per la 14esima edizione di Terra Madre. L’evento organizzato da Città di Torino, Slow Food e Regione Piemonte si è rivelata un successo: 3mila delegati, 700 eventi e 150 Paesi coinvolti.
“Per cinque giorni al Salone del Gusto si è fatta politica: alimentare, economica, climatica e sociale — ha dichiarato la presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini — la dimostrazione che il cibo buono, pulito e giusto può trasformarsi in un ponte di pace tra i popoli. La produzione alimentare deve essere uno strumento di contrasto alla crisi climatica e alle ineguaglianze sociali”.
Il coinvolgimento dei giovani è stata una componente fondamentale per il successo dell’evento. Decine di migliaia di ragazzi si sono resi protagonisti della manifestazione, oltre a organizzare momenti di formazione rivolti ai coetanei in ambito agricolo.
“Un aspetto che fa ben sperare per il futuro – sottolinea Carlo Petrini, il fondatore di Slow Food – non ci aspettavamo una presenza così forte. Petrini si è detto sorpreso “di vedere così tanti giovani e, siccome i giovani sono il nostro futuro, sono felice di vedere che questa Terra Madre si è caratterizzata per la presenza massiccia di leve giovanili”.
Lo scrittore ha anche ammesso di non temere le prossime politiche sull’ambiente che saranno dettate dal nuovo governo. “Tutti dobbiamo essere soggetti attivi, non si tratta di puntare il dito sulle istituzioni, cerchiamo piuttosto di cambiare i nostri comportamenti, dalla riduzione degli sprechi all’eccessivo consumo di carne”.
Non è poi mancata la stoccata ad una grande azienda come Amazon: “Se ripartissi da zero con Slow Food – ha detto Petrini – ora combatterei Amazon. E voi, ragazzi, che comprate e alimentate Amazon, che non paga neppure le tasse in Italia, siete direttamente coinvolti, avete una grossa responsabilità”.