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HomeCronaca Covid, arriva ok dell’Aifa al nuovo vaccino Pfizer contro Omicron 4 e 5

Lotta al Covid-19
da Aifa ok a vaccino Pfizer
contro Omicron 4 e 5

Studi medici tempestati di domande

Ma sono i fragili ad avere la priorità

di Andrea Persili15 Settembre 2022
15 Settembre 2022

Inizio delle somministrazioni della terza dose del vaccino anti COVID per le persone fragili e immunodepresse presso l’ospedale San Giovanni Bosco, Torino, 20 settembre 2021 ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

Dai laboratori dell’azienda farmaceutica Pfizer-BioNtech esce una nuova arma nella lotta contro il covid. L’Aifa, agenzia italiana per il farmaco, ha approvato il nuovo vaccino bivalente Comirnaty contro le sottovarianti Omicron 4 e 5. Dopo il via libera dell’agenzia europea del farmaco (Ema), anche il comitato tecnico scientifico di Aifa ne ha autorizzato l’utilizzo come dose booster, raccomandandolo in particolare per i più vulnerabili. Malgrado il ritorno alla normalità, consentito proprio dalla campagna di vaccinazione, c’è infatti una parte di popolazione che rischia ancora di prendere la malattia in forma grave: malati, anziani, immunodepressi. Ma anche fragili che, su consiglio del medico di famiglia, decidono di farsi inoculare il serio.

Tanti pazienti, denuncia la Federazione italiana dei medici di famiglia (Fimmg), tempestano di domande i loro curanti su vizi e virtù del nuovo vaccino. Ma – assicurano gli esperti Aifa – tutti i vaccini bivalenti hanno la stessa efficacia nella produzione di anticorpi. Fuori dagli ambulatori (per ora) non ci sono file, visto che in molti si sono fatti la malattia a luglio e devono attendere almeno centoventi giorni per la puntura. Ma il rischio per il futuro esiste, soprattutto dal punto di vista comunicativo. Chi è di sana e robusta costituzione può attendere, mentre tutti gli altri devono sbrigarsi. “Qui andrebbe chiarito – spiega all’Adnkronos Salute Pier Luigi Bartoletti, vice segretario nazionale vicario della Fimmg – che il problema non è quarta o quinta dose, ma che il richiamo con il vaccino aggiornato lo devono fare le persone, anziane e no, che hanno altre malattie o un sistema immunitario deficitario. Queste non devono aspettare l’ultimo aggiornamento”.

Anche perché, nonostante un clima da giorno dopo la tempesta, il covid continua a uccidere: solo nella giornata di ieri sono morte altre sessantanove persone e il tasso di positività rimane all’undici per cento. E anche l’Organizzazione mondiale della sanità avverte che la fine della pandemia non è ancora così vicina.

 

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