Due gare, due sconfitte. Il ko a Torino con il Benfica porta la Juventus sempre più lontana dalla qualificazione agli ottavi di Champions League. Una partenza brillante per i bianconeri che pressavano l’avversario, recuperavano palla e la facevano girare con velocità, poi la battuta d’arresto e il Benfica che recupera metri. Ma il vantaggio a quattro minuti dall’inizio con il gol di Arkadiusz Milik e l’apparente ripresa della squadra di Massimiliano Allegri nel primo tempo non sono serviti a frenare i portoghesi, che hanno incassato il 2-1 in casa Juve.
Con zero punti dopo due partite, per i bianconeri la classifica del girone è compromessa, forse irrimediabilmente. A fine partita l’umore dello Stadium è nero e la delusione dei tifosi si fa sentire, letteralmente. Allegri è sommerso di fischi, travolto dalla rabbia per una squadra che non vince dal 31 agosto. Il tecnico livornese non era mai stato eliminato nella fase a gironi in Champions, né la Signora aveva mai perso le prime due gare del campionato. Max, però, si è mostrato sereno sul futuro che lo attende. “Se posso dare ancora la mia? Certo che sì. Non mi sento assolutamente a rischio”, ha detto ai cronisti, allontanando l’ipotesi di un eventuale esonero, che per il club comporterebbe non solo una svolta tecnica ma anche economica, considerato che Allegri è l’allenatore con lo stipendio più alto della Serie A.
Ma la panchina del tecnico bianconero non è più così salda, e non è solo l’hashtag #Allegriout – in trend su Twitter con 28mila post – a testimoniarlo. Considerando la battuta dell’ad Maurizio Arrivabene, che a un tifoso che chiedeva l’esonero di Allegri, ha risposto con un ironico “Lo paghi tu quello che viene?”, in una parte della diligenza il malcontento nei confronti dell’allenatore sembrerebbe sempre più evidente. Anche perché c’è già un nome che, oltre ad essere una valida scelta tecnica, potrebbe dare sollievo alle casse del club, ed è quello di Roberto De Zerbi.