Il metropolita Antonij di Volokolamsk, capo delle relazioni esterne del patriarcato di Mosca, ha dichiarato che l’incontro tra Papa Francesco e Kirill “è possibile, ma deve essere ben preparato”. Un incontro che dall’inizio della guerra in Ucraina continua a slittare. Al Congresso delle religioni mondiali e tradizionali in Kazakistan, il metropolita ha avuto un colloquio privato “molto cordiale” con il Pontefice durato circa 15 minuti.
Nella conversazione con Antonij, il Papa ha trasmesso i suoi saluti a Kirill, assente all’evento internazionale. Il patriarca ortodosso ha mandato un messaggio all’assemblea, letto dal metropolita. “Non c’è dubbio che oggi l’umanità sta attraversando uno dei periodi più difficili della storia moderna”, ha scritto Kirill. “Alle sfide poste dalla pandemia di Coronavirus si aggiungono i problemi alimentari, energetici ed economici causati dai tentativi di costruire un mondo senza valori morali”. ha aggiunto. Il patriarca ha poi sottolineato il pericolo per le persone di navigare nei flussi di informazioni e nei “suggerimenti ideologici”.
Dalla Cina, invece, è arrivato un messaggio per il Papa della portavoce del Ministero degli Esteri Mao Ning. Pechino, infatti, “apprezza la benevolenza e la cordialità” del pontefice e continuerà “a comunicare con il Vaticano”. Ieri, durante il volo per Nur Sultan, Papa Francesco aveva detto di essere pronto ad andare in Cina.
In Kazakistan è presente anche il presidente cinese Xi Jinping, ma per adesso non sono previsti incontri tra i due. Nelle prossime settimane – con ogni probabilità – sarà rinnovato l’Accordo provvisorio tra la Santa Sede e Pechino sulle nomine dei vescovi.