Il regista franco svizzero Jean-Luc Godard è morto a 91 anni. A dare la notizia è il quotidiano francese Libération. Godard è stato esponente della corrente cinematografica della Nouvelle Vague, assieme a Chabrol, Rivette ed altri registi. L’obiettivo di questa corrente era realizzare film senza dover utilizzare complesse scenografie o macchinari costosi, riuscendo ugualmente a cogliere lo splendore.
Ce fut comme une apparition dans le cinéma français. Puis il en devint un maître. Jean-Luc Godard, le plus iconoclaste des cinéastes de la Nouvelle Vague, avait inventé un art résolument moderne, intensément libre. Nous perdons un trésor national, un regard de génie. pic.twitter.com/bQneeqp8on
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) September 13, 2022
Gli esordi
La carriera di Godard è iniziata con il cortometraggio Opération béton nel 1955. Il primo lungometraggio risale al 1959 con un film che diventerà il manifesto della Nouvelle Vague francese: “Fino all’ultimo respiro”, girato in sole quattro settimane e con un budget limitato. Segue un periodo di grande creatività negli anni ’60 che vede la realizzazione di 22 film. Nel 1970 uscirà Vent d’est, unico film con il quale ha lavorato con l’attore italiano Gian Maria Volonté.
Il secondo e il terzo periodo
Dopo una fase di stop realizza, insieme a Jean-Pierre Gorin, “Crepa padrone, tutto va bene” un’indagine sullo stato degli intellettuali nella stagione del riflusso post-sessantottesco. Questo sarà l’ultimo film del periodo della Nouvelle Vague per tornare alla regia nel 1975 con film maggiormente concentrati sulla vita privata. Vincerà il Leone d’oro nel 1984. Nel suo terzo periodo Godard ha lavorato a film come Germania Anno Nove, ispirato a Germania Anno Zero di Roberto Rossellini, e Il Disprezzo, dall’opera di Moravia del 1954. Sono tante le star con cui Godard ha lavorato nel corso della sua lunga carriera come Anna Karina, Jean Paul Belmondo e Brigitte Bardot. Nel 2011 gli è stato consegnato il Premio Oscar alla carriera mentre risale al 2018 il suo lavoro cinematografico: Le Livre d’Imagine. Lo scorso anno Godard è tornato alla ribalta quando ha firmato su Libération un appello di Valeria Bruni Tedeschi per la liberazione di ex terroristi italiani in Francia.
Il ricordo di Macron
Il presidente francese Emmanuel Macron ha voluto ricordare il regista con un tweet: “Era una comparsa del cinema francese ma poi ne è diventato il maestro. Jean-Luc Godard, il regista più importante della Nouvelle Vague, aveva inventato un’arte decisamente moderna e libera. Abbiamo perso un tesoro nazionale”.