Il prezzo del gas ha subito un’impennata in Europa dopo il nuovo stop al gasdotto Nord Stream 1 per il quale Gazprom prevede dei lavori di riparazione a una delle turbine. All’apertura delle contrattazioni sul mercato di Amsterdam i future Ttf sono saliti a 275 euro al megawattora, con un rialzo del 28% rispetto alla chiusura di 214,7 euro di venerdì. Quest’improvvisa salita del prezzo del gas, ha avuto ripercussioni serie sull’avvio delle Borse: Piazza Affari ha aperto in forte ribasso a -2,15% e questo stop della Russia mette seriamente a rischio la tenuta dell’economia europea, dato che anche le borse di Francoforte, Londra e Parigi hanno cominciato il lunedì in negativo.
L’apertura della Commissione Ue alla definizione di un tetto al prezzo del gas aveva raffreddato le quotazioni, anche se la reazione del Cremlino non si è fatta attendere: prima l’ex presidente Dmitrij Medvedev ha spiegato che la definizione di un price cap comporterebbe il totale stop alle forniture russe, poi venerdì a mercati chiusi è arrivato l’annuncio di Gazprom. Il blocco è stato confermato ieri dal vice premier russo con delega per l’energia Alexander Novak, che ha parlato di una contromossa in risposta alle sanzioni europee che hanno impedito le riparazioni.
Per fronteggiare questa situazione i ministri dell’Energia Ue si riuniranno il prossimo venerdì per discutere di un tetto ai prezzi del gas e possibili linee di credito d’emergenza per gli operatori del mercato energetico. Lo fa sapere l’Ansa, dopo aver consultato una bozza del documento della presidenza ceca. Tra le opzioni al vaglio dei ministri, “limitare temporaneamente il prezzo del gas utilizzato per la produzione di energie elettrica, il prezzo del gas importato ed escludere temporaneamente la produzione di energia elettrica da gas dall’ordine di merito e determinazione del prezzo sul mercato elettrico”.