Sono almeno 25, tra cui due funzionari della sede diplomatica, i morti nell’attentato suicida che stamane in Afghanistan ha preso di mira l’ambasciata russa a Kabul. Lo riferisce la Tass citando Al Jazeera. “Due nostri colleghi sono morti nell’attacco alla nostra ambasciata”, ha fatto sapere il ministero degli Esteri russo, come riporta l’agenzia Dpa. “Ci sono vittime anche tra i cittadini afghani”.
L’attentato, secondo quanto precisato dal ministero degli Esteri russo, è avvenuto alle 10.50 ora locale (le 08.20 ora italiana) vicino all’entrata della sezione consolare dell’ambasciata, dove cittadini afghani erano in attesa per ricevere il visto per la Russia. Secondo l’agenzia Ria Novosti il kamikaze ha azionato la carica esplosiva quando un diplomatico russo è uscito per rendere nota una lista di persone a cui era stato concesso il visto.
Il suicida “voleva farsi esplodere tra la folla” – davanti all’ambasciata russa – “ma è stato individuato e ucciso dalle guardie prima di arrivare al proprio obiettivo, gli spari hanno causato l’esplosione”: lo afferma un portavoce della sicurezza della capitale afghana, Khalid Zadran, citato dai media locali.
Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha dichiarato che misure per rafforzare la sicurezza intorno all’ambasciata russa a Kabul sono state prese con urgenza: “È stata immediatamente adottata una serie di misure per rafforzare la protezione del perimetro esterno. Sono state incaricate forze aggiuntive delle autorità talebane e sono state utilizzate le capacità dell’intelligence e del controspionaggio dell’Afghanistan”, ha dichiarato Lavrov, come riportano le agenzie russe. Il Cremlino ha condannato categoricamente l’attentato: “Sicuramente stiamo parlando di un attacco terroristico. Condanniamo risolutamente tali attacchi. Naturalmente, la cosa principale da fare ora è ricevere informazioni dal luogo in cui si trovano i nostri rappresentanti, i nostri diplomatici”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ai giornalisti, secondo quanto riporta Tass.
La Russia resta uno dei pochi Stati ad aver mantenuto un’ambasciata a Kabul dopo la conquista, circa un anno fa, del Paese da parte dei talebani.