In Ucraina continua l’offensiva sul campo nonostante i negoziati di Istanbul. Kiev e Mosca riprenderanno domani i colloqui, sempre in Turchia, ma le tensioni non accennano a placarsi. “Nessun ritiro delle truppe, Putin usa ricatto della minaccia nucleare e ammassa soldati nel Donbass”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Per oggi a Mariupol, il Cremlino ha annunciato un cessate il fuoco. L’obiettivo è permettere l’evacuazione dei civili tramite i corridoi umanitari. I primi autobus sono partiti: 17 bus si sono già mossi per Mariupol da Zaporizhzhia (a circa 220 km a nord-ovest), come confermato dalla vicepremier Iryna Vereshcuk. Altri 28 bus sono in attesa dell’autorizzazione a passare al checkpoint russo di Vasylivka, vicino a Zaporizhzhia. “Faremo tutto il possibile per assicurare che i bus arrivino a Mariupol oggi e carichino le persone che non hanno ancora lasciato la città”, ha ribadito Vereshcuk.
Nella notte, però, l’esercito russo avrebbe sparato proiettili al fosforo nella parte centrale della regione di Donetsk. Lo riporta la Pravda Ucraina. Undici feriti sono stati portati in ospedale, quattro di loro erano bambini.
Nella regione di Kharkiv a Derhachi, almeno una persona è morta e tre sono rimaste ferite a causa di bombardamenti russi che hanno distrutto uno degli edifici amministrativi del municipio. Non solo. Molte case in vari distretti hanno subito gravi danni e diverse strade sono senza elettricità. A Slobozhanske, che come Derhachi si trova nella regione di Kharkiv, un bambino di 11 anni e sua madre sono rimasti uccisi nei bombardamenti russi. Ma i cadaveri sono stati estratti dalle macerie solo oggi perché nei giorni scorsi la zona era ancora sottoposta ad attacchi.
Intanto sul fronte diplomatico, secondo la Turchia un incontro tra i ministri degli esteri Lavrov e Kuleba è possibile entro due settimane. Mentre ieri si è tenuto un colloquio telefonico tra Draghi e Putin su negoziati e gas russo.
12:50 Il Regno Unito inserisce altri 14 obiettivi russi nella lista delle sanzioni
Altri 14, tra aziende e individui, sono stati inseriti nell’elenco degli obiettivi sanzionati dalla Gran Bretagna. Gli obiettivi principali sono i vertici dei media di Stato russi, fra cui la holding Gazprom-Media, l’emittente Rt e Sputnik International Broadcasting. Ma anche il generale Mikhail Mizintsev, soprannominato ‘il macellaio di Mariupol’ per gli attacchi devastanti delle forze da lui guidate contro la città ucraina.
12:18 Draghi: “Ho chiesto a Putin di incontrare Zelensky”
“Ho chiamato Putin per parlare di pace e per chiedere un cessate il fuoco, anche breve. Le condizioni non sono mature ma è stato aperto il corridoio umanitario di Mariupol”. Così il premier Mario Draghi alla stampa estera, parlando della telefonata con il presidente russo di ieri. “Ho espresso a Putin la convinzione che per risolvere i nodi di un accordo fosse necessario un incontro con Zelensky. La risposta è stata che i tempi non sono ancora maturi”, ha aggiunto il presidente del Consiglio. Draghi ha continuato dicendo che “le sanzioni funzionano, tutti desideriamo uno spiraglio di luce, ma restiamo con i piedi per terra”. In effetti “le posizioni delle due parti si sono un po’ avvicinate”, ma sono “cauto perché c’è ancora molto scetticismo”. E, ha concluso, “lo spazio per una mediazione cinese esiste”.
12:15 Dl Ucraina: Senato conferma la fiducia al Governo con 214 sì e 35 no
L’Aula del Senato conferma la fiducia al Governo sul decreto Ucraina con 214 voti favorevoli, 35 contrari e nessun astenuto. Il provvedimento è approvato in via definitiva.
12:00 Zelensky a Olanda, boicottate le esportazioni di energia di Mosca
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto ai Paesi Bassi il boicottaggio delle esportazioni russe di materie prime per la produzione di energia. “Siate disponibili a fermare le esportazioni di energia della Russia, in modo da non dare loro miliardi per la guerra” in Ucraina, ha detto Zelensky ai parlamentari olandesi, in video conferenza.
11:50 Testimone da Mariupol: “Ormai è come Stalingrado, solo rovine”
Una città in rovina, con interi quartieri completamente spianati. È la testimonianza raccolta da Bbc nel giorno del cessate il fuoco locale per l’evacuazione di civili dalla città. Andrei Marusov, giornalista di 50 anni, racconta: “Quando sono partito la città era completamente distrutta… la strada dove vivo non esiste più. La città, come appare, è Stalingrado. Sono solo rovine. È un peccato, perché negli ultimi anni la città è riuscita a diventare più o meno moderna con infrastrutture, una vita culturale fiorente, le strade, gli ospedali erano tutti rinnovati… E quando me ne stavo andando piangevo”.
11:40 Zelensky, la guerra in Ucraina sta diventando una routine
La guerra in Ucraina “purtroppo sta diventando una routine”. Così il presidente ucraino Volodymiyr Zelenski in collegamento video con la Camera dei paesi Bassi. Rivolgendosi, poi, al primo ministro olandese, Mark Rutte, ha insistito sull’adesione del suo Paese all’Ue e ha chiesto che i Paesi Bassi scelgano una città ucraina da ricostruire dopo la guerra.
11:35 Croce Rossa, da domani pronti a guida evacuazione Mariupol
Il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) è pronto a condurre le operazioni di evacuazione dei civili dalla città di Mariupol a partire da domani, a condizione di avere le garanzie necessarie. Lo afferma l’organizzazione in un comunicato. “È disperatamente importante che questa operazione avvenga. Vi dipendono le vite di decine di migliaia di persone di Mariupol”, afferma il Cicr.
11:30 Ucraina chiede a Polonia di chiudere confini con Bielorussia
L’Ucraina sta conducendo negoziati con Varsavia per chiudere il confine tra Polonia e Bielorussia. Lo ha affermato l’ambasciatore ucraino in Polonia Andriy Deshchytsia, citato dall’agenzia Interfax. “Stiamo tenendo colloqui con il ministero delle Infrastrutture della Polonia, con il governo della Polonia, con l’obiettivo di chiudere completamente il confine” tra Polonia e Bielorussia, “anche se tale decisione non viene adottata a livello dell’Ue”, ha detto Deshchytsia.
Non solo. Kiev ha chiesto anche a Lituania, Lettonia ed Estonia “di chiudere simultaneamente i confini di questi paesi con la Federazione Russa e la Bielorussia”, ha aggiunto il diplomatico. “Penso che questa decisione sarà adottata. In questo caso, non dovremo aspettare l’Ue”.
11:16 Ucciso il marito di Olga Stefanyshyna, deputata ucraina
È morto in un bombardamento nei pressi di Cernihiv, il marito della deputata del partito ucraino Holos, Olga Stefanyshyna. “Il mio amato Bogdan — ha scritto la moglie su Facebook — è morto a causa di un razzo russo, cercando di salvare diverse persone. Io rimarrò con i nostri bimbi. Sto molto male a causa di questa guerra maledetta”.
11:12 Mosca, nella notte colpiti 52 obiettivi militari
Questa notte le forze russe hanno distrutto 52 obiettivi militari ucraini, tra cui un sistema missilistico anti-aereo S-300 vicino a Izyum. Lo ha reso noto il portavoce del ministero della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov, secondo quanto riporta Interfax. Tra gli altri obiettivi centrati ci sono quattro postazioni di comando, un sistema missilistico terra-aria Buk-M1, due lanciarazzi, un deposito di missili e munizioni di artiglieria e due depositi di carburante.
11:03 Capo intelligence Gb: Cina non si allinei troppo a Russia
La Cina non deve allinearsi troppo alla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. Lo ha detto Sir Jeremy Fleming, capo del servizio di intelligence Gchq, omologo britannico dell’Nsa americana, in un discorso in Australia. Sir Jeremy ha aggiunto che le aspirazioni della Cina a diventare una potenza di primo piano sulla scena globale non sono aiutate «da una stretta alleanza con un regime che ignora volontariamente e illegalmente» le regole internazionali e che quindi gli interessi a lungo termine dei due Paesi non sono gli stessi.
10:53 Kiev, Mosca si prepara a nuovi attacchi su Odessa
“Le navi da guerra russe nella base di Sebastopoli, in Crimea, vengono rifornite di missili da crociera”. Lo ha detto, secondo Ukrinform, il portavoce dell’amministrazione militare regionale di Odessa, Serhii Bratchuk. “Sono probabili attacchi missilistici su Odessa e ad altre città ucraine”, ha continuato Bratchuk. I missili 3M-54 Kalibr, che sono in grado di cambiare traiettoria più volte durante il volo e sono quindi difficili da intercettare. “Le unità di difesa aerea si stanno preparando a respingere gli attacchi”, ha concluso.