Le speranze di una tregua in Ucraina si scontrano con i dubbi dei mercati sulle reali intenzioni di Mosca. Sono in ribasso le prime contrattazioni delle Borse europee di oggi: Francoforte cede l’1%, Parigi lo 0,7% e Milano lo 0,6%, mentre Londra avanza dello 0,2%.
Il governo tedesco ha attivato l’allerta preventiva del piano di emergenza sul gas in Germania, secondo quanto annunciato in conferenza stampa dal ministro dell’Economia e del Clima, Robert Habeck. Il ministro ha spiegato che, a causa della guerra in Ucraina, la Germania si prepara ad una riduzione dell’approvvigionamento del gas, attualmente comunque garantito. Il Consiglio degli esperti economici, noto come “Consiglio dei saggi”, che riunisce tradizionalmente governo e Parlamento tedeschi, ha segnalato un rischio “sostanziale” di recessione nel Paese.
L’attivazione del piano, collegato al rischio di interruzioni dei flussi dalla Russia, ha fatto scattare il prezzo del metano ad Amsterdam, che sale a 124 euro al megawattora, registrando un +14,4%. Anche il petrolio ha ripreso a salire (Brent +2% a 112 dollari e Wti +2,2% a 106 dollari), in un clima di avversione al rischio, evidenziato anche dalla crescita dell’oro dello 0,5%. A livello settoriale, quelli delle auto sono i titoli più penalizzati, con un calo dell’indice di settore Stoxx dell’1,6%, oltre a banche, media e beni strumentali, in flessione dell’1,1%.
I dati sull’inflazione spagnola, salita del 9,8% a marzo, alimentano i timori di un’accelerazione della stretta monetaria da parte della Banca centrale europea, con un impatto negativo sulla crescita economica, messa a rischio anche dalla guerra in Ucraina. La presidente della Bce, Christine Lagarde, ha sottolineato come la guerra comporti una “notevole incertezza sulle prospettive” e che la risposta della Banca centrale si baserà sui principi di “opzionalità, gradualità e flessibilità”.