Con il ritorno della Sardegna oggi tutta l’Italia si risveglia in zona bianca. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato venerdì l’ultima ordinanza sui colori delle Regioni, perché giovedì 31 marzo finirà lo stato di emergenza legato al Covid e decadrà l’impianto messo in piedi ai tempi del governo Conte e portato avanti dall’attuale esecutivo. La Penisola è quindi nuovamente tutta bianca, ma con una differenza fondamentale: l’incidenza dei casi Covid è elevatissima. Con i contagi che crescono, dovuti alle varianti Omicron e Omicron 2, è stata importante la massiccia vaccinazione, che ha diminuito fortemente le ospedalizzazioni.
Da venerdì 1° aprile entrano in vigore le nuove regole: nei ristoranti e nei bar non sarà più necessario il green pass per sedersi ai tavoli all’aperto. Il certificato sarà chiesto solo in caso di feste nel locale o altre iniziative che comportino assembramenti. Fino al 30 aprile però nei locali al chiuso basterà il green pass base, ottenibile anche con un tampone negativo. Green pass base che servirà fino al 1° maggio anche per salire sui mezzi di trasporto, per assistere a spettacoli all’aperto e per entrare negli stadi. Quello rafforzato sarà necessario per frequentare piscine, palestre e centri benessere, per partecipare a convegni e congressi e per entrare nei locali e nelle discoteche.
Non cambiano le regole per i positivi al virus: dovranno aspettare 7 giorni o 10 se non vaccinati prima di fare un tampone che dovrà essere negativo per poter porre fine all’isolamento.
Per la fine ultima delle restrizioni si dovrà aspettare l’entrata di maggio. Il 1° finirà ovunque, tranne che nelle Rsa e negli ospedali, l’obbligo di mostrare il green pass, così come quello di indossare la mascherina al chiuso. Su quest’ultima questione, però, potrebbero esserci dei ripensamenti. Speranza per ora temporeggia: “Nelle prossime settimane valuteremo quali misure intraprendere. Tendenzialmente l’arrivo della stagione primaverile aiuta, ma valuteremo nel mese di aprile su quello che avverrà a maggio, giugno, e luglio. L’invito – conclude il ministro – è quello di tenere un atteggiamento di grande prudenza e di attenzione”.