«Sono orgoglioso e soddisfatto di questa giunta, composta per metà da donne», ha detto Marino nel corso della presentazione della sua squadra di governo definita «giovane» e che «segna discontinuità». Dopo essersi chiuso per ore nel suo studio con i suoi collaboratori più fidati per valutare i vari curriculum, il nuovo sindaco ha finalmente formato la sua giunta composta da sei uomini e sei donne, sei politici e sei tecnici con età media di 42 anni. E intanto, nel pomeriggio, ci sarà la prima riunione della nuova costituita e poi gli assessori si presenteranno alla stampa.
La squadra del neosindaco. Marino ha discusso delle linee programmatiche con i suoi assessori e ha chiesto loro di «non lavorare come solisti ma in squadra, un gioco coordinato nell’interesse pubblico». Il suo vice non è, come aveva promesso, una donna, ma è Luigi Nieri del Sel che, con la delega al Patrimonio ha già in mente di censire tutte le proprietà comunali e pubblicarle online. A ricoprire il ruolo di assessore al Bilancio e Razionalizzazione della spesa ci sarà il magistrato della Corte dei Conti, Daniela Morgante. Molti gli elementi presi dal Pd come Daniele Ozzimo a Casa e Lavoro, Paolo Masini ai Lavori Pubblici e Periferie, Marta Leonori a Roma Produttiva, Estella Marino all’Ambiente e Rifiuti. Come pensato nel totogiunta, anche la docente universitaria di Economia Flavia Barca, sorella dell’ex ministro Fabrizio, è nella giunta come assessore alla Cultura. Il nuovo assessorato al Sostegno sociale e sussidiarietà è stato affidato all’assistente sociale vicina al Sant’Egidio Rita Cutini, Alessandra Cattoi a Scuola Infanzia e Pari opportunità, l’architetto e urbanista Giovanni Caudo alla Trasformazione urbana, Luca Pancalli agli Stili di vita e Sport che, precisa Marino, «nel pentathlon ha vinto tante gare e divenuto paraplegico si è dedicato ai Giochi paralimpici ed è vice presidente del Coni». E Guido Impronta ai Trasporti, già Sottosegretario alle Infrastrutture e dei Trasporti del governo Monti, che avrà subito una bella gatta da pelare con l’Atac sull’orlo del fallimento che da settembre non riuscirà più a pagare gli stipendi.
Il no di Grillo. Durante la conferenza stampa di presentazione, Marino torna sull’apertura ai grillini: «Il leader carismatico del M5s ha detto di no. È un problema più di Grillo che dei consiglieri comunali, con cui spero di poter collaborare. Io sarò anche un marziano ma non vedo la politica come un campo dove ci si divide o si fanno liste di proscrizione ma dove chi ha l’idea migliore viene valutato, senza preclusioni». Il sindaco si mostra quindi aperto a collaborare con i grillini su temi come trasparenza, legalità e open data.
L’augurio di Zingaretti. Il presidente della regione Lazio ha commentato la formazione della nuova giunta capitolina: «Quella di Ignazio Marino penso sia una bella giunta, che Roma si aspettava, di grande discontinuità, rinnovamento anche generazionale con molte donne e competenze di grandissimo valore. Ignazio in una situazione complessa come naturale che fosse, è riuscito a dare il segnale che a Roma le cose stanno cambiando». E conclude, «c’è una grande aspettativa e faremo di tutto per esserne degni. Non mi permetterei mai di dare suggerimenti al sindaco Marino anche perchè Ignazio sa benissimo quello che deve fare».
Sara Stefanini