Risalgono i casi Covid in Italia e aumenta l’occupazione dei reparti ma le terapie intensive restano ferme al 5%. E’ questo quanto emerge dai dati Agenas di questa settimana, secondo cui l’occupazione nei reparti ospedalieri di “area non critica” è risalita del 14% in Italia ed è cresciuta in 9 regioni, superando il 20% in Calabria, Umbria, Basilicata, Sicilia, Puglia, Sardegna e Marche. L’occupazione delle terapie intensive, invece, e’ ora al 5% in Italia a fronte del 39% raggiunto esattamente un anno fa, ed e’ sotto il 10% in tutte le regioni.
I dati di ieri
Nelle giornata di ieri sono stati 96.365 i nuovi casi di coronavirus in Italia. I tamponi effettuati sono 641.896 e la percentuale di positivi è salita al 15%. I morti invece sono 197 mentre ci sono 8 posti letto occupati in terapia intensiva in meno rispetto a ieri.
Ipotesi quarta dose
Domani ci sarà una riunione tra gli esperti della Commissione Tecnico Scientifica e quelli dell’Aifa per valutare la possibilità di una quarta dose di vaccino, coinvolgendo anche i soggetti più anziani. Un’ipotetica quarta dose per tutti potrebbe arrivare con l’inizio della stagione autunnale.
Speranza: “Mantenere mascherine al chiuso”
Un aumento di casi, che in vista del 31 marzo, mette in discussione l’addio alle misure anti-Covid. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha ribadito ieri che la pandemia non è finita: “Abbiamo strumenti per gestirla in maniera diversa e il dato delle vaccinazioni è molto incoraggiante. Ma non dobbiamo abbassare la guardia, dobbiamo continuare ad avere un’attenzione in modo particolare sull’utilizzo delle mascherine al chiuso e poi continuare a fare le terze dosi e anche le prime per chi non si è ancora vaccinato”. Dello stesso parere è il sottosegretario alla Salute Andrea Costa che invita a non abbassare la guardia vista la contagiosità di Omicron 2.
Il parere dei virologi
Differenti i pareri tra i virologi sulla rimozione delle ultime misure restrittive. Walter Ricciardi vorrebbe il mantenimento delle mascherine al chiuso almeno fino a giugno: “Con i dati attuali, la rimozione della mascherina in ambiente chiusi è una mossa precoce”. Mentre Andrea Crisanti e Matteo Bassetti ritengono che la trasmissione della variante Omicron 2 sia difficile da contenere con le restrizioni finora attuate e che sia necessario investire su una maggiore copertura vaccinale.
Per alcuni sembra che l’unica difesa contro il covid sia rappresentata dall’uso della mascherina al chiuso. Il Ministro sa che siamo arrivati a 200000 contagi al giorno anche con l’obbligo della mascherina? Omicron è incontenibile. Troppo contagiosa per fermarla con obblighi vari
— Matteo Bassetti (@ProfMBassetti) March 23, 2022