Frena la discesa delle curve dell’epidemia di Covid-19. Secondo i dati del ministero della Salute, nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 105 e i nuovi contagi poco più di 35 mila. In leggero calo quindi rispetto ai quasi 40 mila del giorno prima ma in aumento a confronto con sette giorni fa, quando i nuovi contagi registrati erano poco meno di 18 mila.
Il tasso di positività nel Paese resta stabile al 10,5%. In fase di stasi anche gli ingressi nelle terapie intensive che ieri erano 603. Da oggi anche il Trentino Alto Adige entra in zona bianca.
I dati del monitoraggio dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, aggiornati al 6 marzo 2022, permettono un confronto con lo scorso anno. L’occupazione dei posti in terapia intensiva è ferma al 6%, a fronte del 28% che si registrava esattamente un anno fa. Stabile al 14% anche la percentuale di ricoveri in area medica che, lo stesso giorno del 2021, toccava il 32%.
Dall’Agenzia italiana del farmaco prende nuovamente piede l’ipotesi che a scatenare la pandemia sia stata una fuga accidentale dal laboratorio. Nuovi indizi portano a pensare a un errore che potrebbe aver provocato la fuoriuscita del virus da un centro di ricerca. Lo ha rivelato in un’intervista al Corriere della Sera il presidente dell’Aifa Giorgio Palù. “Nel gene che produce la proteina Spike (quella che il virus utilizza per agganciare la cellula da infettare) appare inserita una sequenza di 19 lettere appartenente a un gene umano”. Si tratta di un dato suggestivo perché tale sequenza è ciò che “conferisce al virus la capacità di fondersi con le cellule umane e di determinare la malattia”. “Si può ipotizzare – ha aggiunto il virologo – una manipolazione per soli scopi di ricerca, non certo con intenzioni malevole”.
Palù non si sbilancia sulle prospettive future e sull’ipotesi di un’estate libera dal virus: “Non si può prevedere cosa avverrà tra qualche mese. Certo è che la prospettiva sembra favorevole”.