Nuovo attacco a Kabul. Alle prime luci dell’alba un commando formato da cinque “ribelli” ha assaltato il cuore della capitale dell’Afghanistan, vicino al palazzo presidenziale, al ministero della Difesa e l’hotel “Ariana” quartier generale della Cia. Alle esplosioni, circa una decina come confermano vari testimoni, è seguito lo scoppio di un’autobomba e uno scontro a fuoco fra i miliziani, le guardie del servizio di sicurezza e alcuni soldati americani, durato circa un’ora e mezza. L’assalto è stato rivendicato dal portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid, come si legge nel comunicato trasmesso dagli stessi integralisti islamici: “Oggi alle 6,30 – dice il testo – un gruppo di martiri ha attaccato il palazzo presidenziale, il Ministero della Difesa e l’Hotel Ariana”. Vittime da entrambe le parti. I miliziani, conferma il capo della polizia Ayoub Salangi, sono rimasti uccisi durante l’esplosione della vettura, ma hanno perso la vita anche tre guardie afgane mentre una è rimasta ferita. La zona dove è avvenuto lo scontro fa parte del cosi detto “Anello d’Acciaio” una rete di massima sicurezza con venticinque check point della polizia: i talebani sono riusciti a superare i primi tre anelli di sicurezza grazie a dei documenti falsi. La dinamica è stata anche chiarita da Mohammad Daud Amin, il vice capo della polizia di Kabul: “Due veicoli con dei simboli Isaf hanno provato a superare il blocco, al primo e’ stato effettuato un controllo, ma quando e’ giunto il secondo ci siamo insospettiti e abbiamo cercato di impedirlo- ha continuato- a quel punto i mezzi sono esplosi e tutti gli attentatori sono rimasti uccisi”. Nessuna conseguenza invece per il presidente Hamid Karzai, che proprio nel palazzo presidenziale avrebbe dovuto tenere una conferenza stampa poche ore dopo. L’attacco non sembra casuale vista la presenza a Kabul in questi giorni dell’inviato speciale degli Stati Uniti per la regione, James Dobbins. Inoltre nei giorni scorsi c’è stata l’apertura, da parte di Washington, della trattativa con i talebani in Qatar che la scorsa settimana hanno inaugurato la loro ambasciata.
Francesca Ascoli
