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Ucraina, mercati mondiali
tremano dopo attacco
a centrale di Zaporizhzhia

Borse europee in caduta libera

Volano i prezzi di materie prime e gas

di Roberta Chiarello04 Marzo 2022
04 Marzo 2022

Una pompa di benzina oggi a Milano, 03 marzo 2022. Schizzano i prezzi della benzina: quanto al servito, per la benzina il prezzo medio e' a 2,024 euro/litro (ieri 2,015) con gli impianti colorati che mostrano prezzi medi tra 1,965 e 2,111 euro/litro (no logo 1,927). ANSA / Matteo Corner

L’attacco russo di questa notte alla centrale nucleare di Zaporizhzhia scuote i mercati mondiali e fa schizzare il prezzo delle materie prime. Le Borse europee sono in caduta libera, con Milano che cede il 4% nell’indice Ftse Mib, seguita da Parigi che ha registrato un calo del 3,4%, Francoforte del 3,2%, Amsterdam del 2,9%, Londra del 2,7% e Madrid del 2,3%. Ad accusare l’intensificarsi della guerra in Ucraina anche le Borse asiatiche, con pesanti perdite in chiusura di seduta per Hong Kong che cede il 2,69%, e Tokyo che perde il 2,23%. La Borsa di Mosca resta chiusa per la quinta seduta consecutiva segnando un record nella storia del Paese. Secondo quanto riportato da Bloomberg rimarrà ferma fino all’8 marzo.

La tensione bellica continua a incidere sul costo delle materie prime e dei metalli trattati sui mercati internazionali. Oggi il rialzo maggiore è del nichel, il cui prezzo balza del 9%, rincorso dall’alluminio con un +4% a 3.890 dollari alla tonnellata. Secondo le ultime stime Coldiretti, a quasi dieci giorni dall’inizio della guerra il prezzo del grano è aumentato del 38,6% in Ucraina, così come è salito del 17% anche il costo del mais e del 6% della soia, destinati all’alimentazione degli animali negli allevamenti. A pesare, sostiene Coldiretti, è il blocco dei porti sul Mar Nero che impedisce le spedizioni e crea carenza sul mercato mondiale: Russia e Ucraina insieme rappresentano il 29% dell’export di grano e il 19% di quello di mais. Un campanello d’allarme per l’Italia che “importa il 64% del proprio fabbisogno di grano per la produzione di pane e biscotti e il 53% del mais”, come sottolinea l’associazione.

Intanto continua la corsa del gas, che raggiunge quota 175 euro per megawattora sul mercato di Amsterdam, mentre a Londra tocca i 415 penny al Mmbtu, l’unità di misura dell’energia usata nel Regno Unito. Stessa sorte per la benzina nel nostro Paese, che secondo i dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi carburanti del Mise, sale a 1,9 euro al litro per il self service e raggiunge i 2 euro al litro per il servito.

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