È stato ritrovato il registro comunale di Ciciliano, comune della città metropolitana di Roma, risalente alla fine del Settecento. Tempo fa lo storico volume era stato trafugato e nessuno ne aveva più saputo niente, finché non è comparso all’interno di un annuncio di vendita su di un noto social network.
L’antico registro fa parte della documentazione tipica delle Comunità dello Stato Pontificio e rientra in una più ampia serie già presente nell’Archivio comunale di Ciciliano. Si tratta quindi di un bene che riveste un forte interesse culturale e storico per il comune laziale. Le indagini sono state avviate a dicembre 2020 dai militari del reparto speciale dell’Arma dei Carabinieri, dopo una comunicazione della Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio che segnalava la pubblicazione sui social di un post di vendita relativo ad un registro risalente all’anno 1786 facente parte dell’Archivio Storico comunale di Ciciliano.
A questo punto il volume è stato individuato e recuperato dall’abitazione di un privato residente nella capitale ritenuto dagli investigatori detentore in buona fede. Di fondamentale importanza per l’individuazione del bene, per l’accertamento della sua appartenenza al patrimonio dell’Ente locale e per il riconoscimento dell’autenticità, è stata la collaborazione con il personale specializzato della Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio e Massimiliano Calore, sindaco di Ciciliano. Adesso il prezioso documento è finalmente tornato nelle mani della sua originaria comunità.