SuperG amaro per l’Italia nelle Olimpiadi invernali di Pechino. Una delle gare più attese dell’intera competizione olimpica si risolve con un nulla di fatto. Federica Brignone si piazza al settimo posto, mancando il podio per ben 66 centesimi. L’oro va a Lara Gut-Behrami, che conquista così il primo oro ai Giochi in carriera nel superG di Yanqing.
Per la campionessa svizzera si tratta del primo successo dopo i due bronzi olimpici di Sochi e Pechino. L’argento va all’austriaca Mirjam Puchner, a 22 centesimi dalla svizzera, mentre il bronzo porta il nome dell’altra elvetica Michelle Gisin. Tanta la delusione in casa azzurra, dove l’altra italiana Elena Curtoni, vincitrice quest’anno a Cortina, chiude al decimo posto. Peggio di lei Marta Bassino (diciassettesima) e Francesca Marsaglia (ventiduesima).
“Se potessi tornare su, non saprei cosa fare di diverso. Oggi non mi sono fatta sopraffare dalla pressione, non ho frenato in una sola curva, ho fatto i dossi dritti, ho azzeccato le linee, ho fatto le cose giuste. Semplicemente non era abbastanza. Forse la curva di ingresso dell’ultimo pianettino poteva venirmi meglio se cerchiamo un pelo nell’uovo, ma ho fatto ciò che avevo in testa di fare”, ha detto Brignone al termine della gara.
Intanto, l’osservata numero uno, Sofia Goggia, si prepara alla discesa libera del 15 febbraio. Dopo l’infortunio subito lo scorso 23 gennaio, l’atleta azzurra sta provando a recuperare in tempi record per non saltare l’appuntamento olimpico. Oggi giornata di riposo per lei, con esercizi fisici e valutazioni mediche. Domani, invece, è in programma la prima prova di discesa libera in cui si potrà capire realmente la tenuta di Sofia Goggia con la speranza che possa prendere parte alla discesa di martedì.