Si è conclusa da poco nell’aula bunker di via Guido Ucelli di Nemi a Milano l’udienza del processo del disastro ferroviario di Pioltello del 25 gennaio 2018. Respinte quasi tutte le richieste di essere parte civile presentate da associazioni e sindacati. Ammesse solo la Filt-Cgil Lombardia e tutte le persone fisiche, circa 60, non risarcite. Il tribunale ha aggiornato l’udienza per il prossimo 22 il prossimo 22 febbraio, giorno in cui verranno ascoltati i primi testi dei pubblici ministeri Maura Ripamonti e Leonatdo Lesti. Oltre a Rete Ferroviaria Italiana, tra gli imputati c’è l’ex amministratore delegato Maurizio Gentile e altri ex dirigenti, dipendenti e tecnici di Rfi.
Questa mattina davanti al tribunale si è tenuto un sit-in di un gruppo di familiari delle vittime della strage ferroviaria di Viareggio (Lucca) del 2009, per esprimere la loro solidarietà e vicinanza a familiari e superstiti. “È enorme il legame tra i due disastri ferroviari, Viareggio e Pioltello – spiegano i familiari delle vittime toscane – entrambi provocati dalla mancanza di sicurezza. Si sapeva che poteva accadere e non è stato fatto ciò che doveva essere fatto per evitarlo”. Il deragliamento del regionale Cremona-Milano Porta Garibaldi avvenuto nel 2018, provocò la morte di 3 persone e un centinaio rimasero ferite.