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HomeEconomia Inflazione al 4,8% nel mese di gennaio. Al top da 26 anni.

Inflazione al 4,8%
nel mese di gennaio
Mai cosi alta dal '96

Schizza il prezzo dei beni energetici

segnano +38,6% su base annua

di Andrea Persili02 Febbraio 2022
02 Febbraio 2022

L'interno di un supermercato in una foto d'archivio. ANSA/ANGELO CARCONI

Fiammata del carovita a gennaio, al top da 26 anni. L’inflazione registra un aumento dell’ 1,6% su base mensile e del 4,8 % su base annua (da + 3,9% del mese precedente). Lo mette nero su bianco l’Istat secondo cui un indice di variazione dei prezzi così alto non si registrava da aprile del 1996.

Sono i beni energetici regolamentati a impennare i prezzi con una crescita su base annua mai registrata (+38,6%). La ragione risiede nel prezzo di petrolio, gas ed elettricità che sono diventati più costosi in ogni parte del mondo. Secondo gli esperti il principale responsabile è stato proprio l’allentamento dell’emergenza Covid.

Dopo la forzata stasi provocata dai lockdown nazionali, il fabbisogno di energia necessario per alimentare la ripresa ha spinto con forza la domanda, a fronte di un’offerta che faticava a tenere il ritmo. Risultato? I prezzi sono schizzati alle stelle. A dare il colpo di grazia ci hanno pensato il freddo inverno dello scorso anno che ha depauperato le riserve di gas e petrolio e le tensioni geopolitiche crescenti tra Russia e Ucraina.

L’inflazione non risparmia altri settori. A partire dal carrello della spesa con i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona che arrivano al +3,2% e quelli ad alta frequenza (+4,3%). Un dato che potrebbe aprire la strada a una stretta da parte della politica monetaria espansiva della Bce. Anche perché la situazione è simile in tutta l’Eurozona dove i prezzi sono in aumento del 5,1% rispetto al 5% di dicembre 2021.

Al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rassicura tuttavia l’Istat, l’inflazione rimane stabile a +1,5%. Un dato da prendere con prudenza, perché risente del rallentamento dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti i cui andamenti tendenziali sono ancora condizionati dalle limitazioni alla mobilità dovute alla pandemia.
Cristina Freguja, direttore centrale per le Statistiche Sociali e il Welfare dell’Istat, esprime preoccupazione “per le conseguenze dell’inflazione non solo economiche ma anche sociali sulle famiglie più povere”.

Il covid si fa poi sentire sulle tendenze di acquisto degli italiani, con la crescita delle vendite di sedie da pc, friggitrice ad aria, saturimetro, psicoterapia individuale, test sierologico, molecolare e rapido per Covid-19, poke take away e streaming di musica.

 

 

 

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