Nessuna assoluzione e un nuovo rinvio al 6 aprile dell’udienza nel processo di Patrick Zaki. La decisione del giudice del tribunale di Mansoura rende improbabile una condanna dopo la scarcerazione dell’8 dicembre. Lo studente bolognese si dice ottimista: “So bene che c’è la possibilità di tornare indietro alla casella di partenza, so che esiste lo scenario peggiore. In queste settimane non ho ricevuto alcun segnale che mi desse indicazioni”.
Mezz’ora nella gabbia degli imputati
Zaki ha raccontato di essere stato tenuto mezz’ora nella gabbia degli imputati e ha confermato la data della prossima udienza: “Speriamo che qualcosa di buono accada il 6 aprile, dato che voglio essere di nuovo a Bologna il prima possibile. Penso che stiano provando a prendere tempo per la decisione finale, poi vedremo cosa succederà”.
“Un’attesa ancora troppo lunga”
Un’attesa che resta ancora troppo lunga, come denuncia il portavoce di Amnesty International, Riccardo Noury: “Speriamo che sia l’ultimo giorno in cui Patrick si presenterà di fronte a un giudice. Fino ad allora c’è da aspettare, da stargli vicino e accompagnarlo in questa lunga attesa di quella che speriamo sia l’ultima udienza”.