Il Regno Unito è pronto ad applicare nuove sanzioni alla Russia nel caso in cui continuerà a minacciare un’invasione in territorio ucraino. Lo ha annunciato la ministra degli Esteri britannica Liz Truss in un’intervista a Sky News, un’intervista che conferma il momento di alta tensione al confine tra Ucraina e Russia. Truss ha sottolineato che sarà possibile colpire “qualsiasi azienda di interesse per la Russia”, facendo una chiara allusione al possibile stop all’oleodotto Nord Stream 2.
D’altronde le intenzioni del Regno Unito erano state preannunciate già negli scorsi giorni dallo stesso Boris Johnson. Il premier britannico aveva ribadito la necessità di ridimensionare i toni nella questione ucraina da parte di Mosca. Inoltre, aveva preannunciato un viaggio nella regione nei prossimi giorni per affrontare la delicata situazione. La Gran Bretagna, in aggiunta, è pronta ad offrire alla Nato un cospicuo numero di truppe, armi, navi da guerra e jet in Europa.
Nel frattempo arrivano importanti aggiornamenti anche sul fronte Nato. “Non abbiamo piani di inviare truppe da combattimento in Ucraina”, ha detto il norvegese Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, in un’intervista all’emittente BBC. “Facciamo un sacco di cose – ha aggiunto – per aiutare l’Ucraina a rafforzare la propria capacità di difesa. Ma l’Ucraina non è un alleato Nato. C’è una sicurezza al 100% che un attacco a un alleato innescherà la risposta dall’intera alleanza: questo si applica agli alleati Nato, non a un partner stretto e di valore”.
Intanto, così come Boris Johnson, anche Joe Biden tiene alta la pressione su Putin per tentare di scongiurare un’invasione. Il presidente americano ha annunciato l’invio di truppe in Europa orientale per rafforzare il fronte Nato. Il tutto dovrebbe avvenire in tempi rapidi.