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Vertice a Roma dei ministri dell’Economia europei. Al centro il tema dell’occupazione

di Domenico Mussolino14 Giugno 2013
14 Giugno 2013

Questa mattina vertice a Roma dei ministri dell’Economia di Italia, Francia, Germania e Spagna. “Sono fiducioso che avrà successo – ha detto Fabrizio Saccomanni, titolare del dicastero italiano – e sarà l’occasione per uno scambio di vedute in vista del Consiglio europeo di giugno, nella cui agenda, su sollecitazione del governo italiano, è stato inserito come priorità il tema della crisi dell’occupazione”. L’incontro è stato fortemente voluto dal Presidente del consiglio italiano Enrico Letta. Il problema della disoccupazione. L’Italia presenterà il pacchetto-lavoro messo a punto dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Enrico Giovannini: incentivi per le aziende che assumono giovani a tempo indeterminato, revisione delle riforma Fornero e semplificazione dell’istituto dell’apprendistato. Inevitabilmente l’accento sarà posto sul lavoro: oltre che nel nostro paese anche in Francia e Spagna il livello della disoccupazione si attesta su numeri percentuali a due cifre.
La linea del rigore. Non si nasconde il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Shaeuble: “l’alta disoccupazione giovanile in tanti paesi europei e anche in Italia è una grande sfida per tutti noi” ha dichiarato in un’intervista rilasciata all’Ansa. Tuttaviala Germania non intende abbandonare la linea del rigore. L’Italia chiede il calcolo degli investimenti per la crescita fuori dal conteggio del deficit, ma Schaeuble non usa mezzi termini: “questa strada è sbagliata”.
Le imposte in Italia. L’incontro arriva nei giorni in cui si discute in Italia il blocco dell’aumento dell’Iva. Il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato, fischiato all’assemblea annuale di Confcommercio, ha precisato, intervenendo al programma televisivo Porta a Porta, che “in questo momento soldi per evitare l’aumento dell’Iva nel bilancio dello stato non ce ne sono”. Secondo il ministro dell’Economia Saccomanni per fermare il rincaro dell’imposta si potrebbe rinunciare all’abolizione dell’Imu, ma è necessario scegliere. Perché, nel complesso, entrambi i provvedimenti costerebbero allo stato 8 miliardi, in questo momento irreperibili.
Polemico il presidente dei deputati del Pdl Renato Brunetta: “Con l’ennesima uscita del ministro dello Sviluppo economico, fuori dalla linea del governo, che sulla “rinuncia all’aumento dell’Iva” si è impegnato e ha ottenuto la fiducia, continua il balletto di dichiarazioni, spesso contraddittorie, sicuramente generatrici di incertezza”. Brunetta invoca l’intervento di Letta per fare chiarezza.
Più cauto il Pd. Il responsabile economico del partito Matteo Colaninno considera “in modo estremamente positivo la conferma del ministro Saccomanni di fare il possibile per evitare, nonostante le ristrettezze delle risorse disponibili, l’aumento dell’Iva”.

Domenico Mussolino

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