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Rsf: nel 2021 record
di giornalisti detenuti
sono 488, +20% in un anno

Dati su report uccisi ai minimi

Bielorussia e Cina i peggiori

di Alessio Brandimarte16 Dicembre 2021
16 Dicembre 2021

epa08375833 The logo of Reporter Without Borders (RSF) organisation displayed on a screen before the start of a video conference call online for the launch of the 2020 Press Freedom Index, in Paris, France, 21 April 2020. EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON

“Mai dalla creazione del rapporto di Rsf nel 1995 il numero di giornalisti detenuti è stato così elevato”. È quanto si legge nel comunicato dell’ong Reporter senza frontiere, il cui bilancio annuale rivela che nel 2021 è stato raggiunto il numero record di 488 giornalisti detenuti nel mondo. Sono 46 invece i professionisti dei media uccisi in un anno, la cifra più bassa degli ultimi 20 anni. L’ong spiega che l’aumento annuale del 20% di giornalisti detenuti “è principalmente il risultato di tre Paesi”: Birmania, Bielorussia e Cina.

Numerose anche le donne reporter che sono state arrestate. “Mai Rsf ha registrato così tante giornaliste detenute”: sono 60, un terzo in più rispetto al 2020. Mentre gli uomini rappresentano ancora la maggioranza dei giornalisti incarcerati nel mondo con l’87,7%. Messico e Afghanistan sono i due Paesi più pericolosi per i giornalisti, con rispettivamente sette e sei morti nel 2021. Anche la quota di giornaliste donne uccise è aumentata, da due a quattro in un anno.

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