Il debito pubblico torna a salire, con un aumento di 3,8 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.710 miliardi. Lo ha reso noto la Banca d’Italia, sottolineando che il livello resta tuttavia sotto il record toccato lo scorso agosto di 2.734 miliardi.
Il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche è stato in parte compensato dalla riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro mentre l’effetto degli scarti, dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio hanno complessivamente incrementato il debito di un miliardo.
A ottobre le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 35,5 miliardi, in aumento del 7,5 per cento rispetto al medesimo mese del 2020 e nei primi dieci mesi del 2021 le entrate tributarie sono state pari a 359,3 miliardi, in aumento dell’11,9 per cento rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.