“La legge di Bilancio arriverà in un tempo in cui la Camera non potrà fare probabilmente emendamenti per farla tornare al Senato”. Roberto Fico, presidente della Camera, ammette oggi le difficoltà del bicameralismo sui tempi di approvazione della manovra che si allungano. Il maxiemendamento del governo approderà solo domani in Senato, mentre le votazioni inizieranno sabato: l’ok alla legge di Bilancio giungerà quindi a ridosso di Capodanno. Tra le novità dell’ultima ora c’è anche una norma, detta “salva-Napoli”, per aiutare tutti i comuni in stato di pre-dissesto finanziario. L’iter è in forte ritardo, e il premier Mario Draghi cerca un’intesa con i partiti.
I Cinque stelle continuano a chiedere la rimozione del vincolo Isee per il Superbonus e la proroga della sospensione della Tosap, la tassa sui tavoli di bar e ristoranti. Forza Italia vuole un’altra proroga alla scadenza delle cartelle esattoriali. Altri emendamenti parlamentari riguardano l’abbassamento dell’età contributiva per gli edili e la rottamazione quater. Anche sull’esatta destinazione dei 3,8 miliardi per il caro bollette è in corso una discussione su come far fronte agli aumenti dei costi per le imprese.
Altra spina nel fianco per l’esecutivo è lo sciopero generale di Cgil e Uil, confermato per il 16 dicembre. Mario Draghi sa che ricucire prima di quella data è quasi impossibile. Il prossimo incontro con i confederali è stato quindi fissato il 20 dicembre e solo per parlare della riforma pensionistica. Maurizio Landini, numero uno della Cgil, rivendica il carattere politico dello sciopero: “Il sindacato ha il dovere di rappresentare il disagio”, dice il sindacalista, attaccando i mancati provvedimenti del governo su delocalizzazioni e precarietà. Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, conferma la bontà dell’iniziativa, affermando che “senza cambiamenti nella manovra non ci potrà essere alcuna revoca “. Solo Luigi Sbarra, alla guida della Cisl, invita a “revocare lo sciopero e riprendere il dialogo”. Per l’economista Fabrizio Barca invece “la mobilitazione è utile perché passi l’idea che si può tornare ad alzare la voce sui diritti dei lavoratori”.