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HomePolitica Quirinale, Letta dice no al voto anticipato: “Sarebbe sbagliato. Presto per parlarne”

La proposta di Letta
per la corsa al Quirinale
"Sì a maggioranza larga"

Il leader dem apre all'opposizione

"Coinvolgere anche Meloni"

di Thomas Tomassini09 Dicembre 2021
09 Dicembre 2021

Enrico Letta e Stefano Bonaccini durante la presentazione del libro scritto dal presidente della Regione Emilia 'Il paese che vogliamo', Roma, 24 novembre 2021. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Dalla corsa al Colle fino alla riforma del fisco, passando per lo sciopero di Cgil e Uil: il segretario del Partito democratico Enrico Letta, intervistato dal vicedirettore del Corriere della Sera Venanzio Postiglione, ripercorre i prossimi punti della sua agenda politica.  

Per quanto riguarda il Quirinale, Letta respinge l’ipotesi di voto anticipato: “Sarebbe sbagliato se l’anno prossimo fosse l’anno di una crisi politica, con le elezioni. Crisi politica ed elezioni anticipata significherebbe sei mesi di blocco”. Una partita, quella del Colle, in cui tutto può succedere. Secondo un sondaggio firmato YouTrend insieme a Cattaneo Zanetto & Co, se si votasse oggi gli scenari possibili sarebbero tre. Il primo, e anche il meno probabile, è quello del ‘Grande centro’ che vedrebbe l’asse giallorosso (Pd-M5S-Verdi-Leu) sfidare il blocco sovranista (Lega-Fdi) e un polo centrista composto da Italia Viva, Azione, +Europa, Forza Italia e Coraggio Italia. Il secondo vede un centrodestra unito (Lega, Fdi, Fi, Coraggio Italia) con il centrosinistra che risulterebbe più debole: la vittoria andrebbe al cdx con 202 seggi alla Camera e 101 al Senato. Il terzo, nonché il più caro al leader del Pd, prevede il famoso ‘Campo largo’ in cui il centrodestra perde nettamente contro il maxi-schieramento in cui l’asse giallorosso si allea con Iv, Azione e +Europa. I seggi conquistati dall’alleanza sarebbero 210 alla Camera e 107 al Senato.

Ma secondo il leader dem parlare di Quirinale è ancora prematuro, mentre sarebbe opportuno concentrarsi su altri temi come la gestione della pandemia, la legge di Bilancio e il Pnrr. “Da gennaio discuteremo del Quirinale ma è bene che il presidente venga eletto con una larga maggioranza” – ha spiegato l’ex premier specificando che – “anche Giorgia Meloni dovrebbe essere coinvolta nella scelta del nuovo presidente”. Un campo largo che Letta definisce “una fatica quotidiana, una vicenda che non troverà soluzioni immediate”. 

Nell’intervista c’è spazio anche per la manovra, argomento che offre al leader del Pd l’occasione per elogiare l’operato del governo: “La legge di Bilancio è positiva per il Paese. Interviene su temi molto sensibili come la salute, la non autosufficienza, la riforma degli ammortizzatori sociali. Mi sembra si diano segnali di attenzione alle fasce deboli e al rilancio del Paese”.

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