L’Italia supera quota 100 milioni di dosi di vaccini somministrate, quasi l’88% della popolazione over 12 ne ha ricevuta almeno una. Un traguardo raggiunto grazie all’accelerazione della campagna vaccinale negli ultimi sette giorni. Il nuovo monitoraggio della Fondazione Gimbe rileva un boom di terze dosi: 2,6 milioni in una settimana, con un aumento del 52,6%. Grazie al Super green pass sono state somministrate anche 223 mila prime dosi.
Per questo alcuni hub temono che presto potrebbero esserci problemi con le forniture. Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha assicurato che non ci sono difficoltà di approvvigionamento delle scorte di Moderna e di Pfizer, e quindi le Regioni sono in condizione di procedere velocemente. “L’introduzione anticipata – ha aggiunto – del Super green pass è stata fatta per prevenire scenari peggiori. Ma non chiuderà più niente nel nostro Paese”.
Alla luce di alcuni test in laboratorio, da Pfizer-BionTech riferiscono che la variante Omicron è stata neutralizzata da tre dosi di vaccino. Inoltre, prevedono che i primi lotti del vaccino aggiornato contro la variante saranno pronti per marzo 2022. Cauto il ministro della Salute, Roberto Speranza: “Aspettiamo il giudizio delle autorità internazionali”.
Salgono l’indice di positività e i contagi, con quasi 18 mila positivi nelle ultime 24 ore: si tratta del numero più alto dallo scorso 9 aprile. La Fondazione ha segnalato, dal primo al 7 dicembre, un aumento del 22,4% dei nuovi casi Covid-19, una crescita del 12% dei decessi, del 16,3% di ricoverati e del 13,6% di pazienti in terapia intensiva. “Con il trend attuale di crescita dei nuovi casi, nelle prossime quattro settimane diverse Regioni cambieranno colore”, sottolinea il presidente Nino Cartabellotta. L’Agenzia nazionale per i Servizi sanitari regionali (Agenas) afferma che sei Regioni superano la soglia di occupazione delle terapie intensive.
Una situazione che spinge il governo a valutare una eventuale proroga dello Stato di emergenza. Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ha fatto presente che “se necessario dovrà essere prolungato, ma comunque per poco tempo”, e che tutto dipenderà dall’evoluzione della pandemia.