Il caro bollette ora fa tremare l’esecutivo. Senza nuovi interventi sulla legge di Bilancio, secondo le stime di Nomisma Energia, dal primo gennaio il gas aumenterà del 50% e l’elettricità di un tasso tra il 17 e il 25%. Tradotto in pratica, nell’arco di dodici mesi una famiglia italiana pagherà in tutto 3.368 euro tra luce e gas, 1227 euro in più del 2021. Il maxi balzo dei prezzi è dovuto in parte alla ripresa delle attività produttive in tutto il mondo, con il rialzo del costo delle materie prime, ma anche all’aumento del costo del gas naturale, con la crescente domanda di energia da parte della Cina.
L’ipotesi del rincaro, nel primo trimestre del 2022, “è realistica” secondo l’economista Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio Conti pubblici italiani. “In questo trimestre – ha spiegato Cottarelli – lo Stato ha messo 3,5 miliardi di sussidi per tenere basso il costo delle bollette”, mentre “per il prossimo anno sono previsti circa due miliardi”. Anche per il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, i 2-3 miliardi che “il governo stanzierà in manovra sono del tutto insufficienti”, e per evitare “la nuova maxi stangata su luce e gas” servirebbero “almeno 10 miliardi di euro”.
Resta una forbice larga, al momento, tra le intenzioni del premier Mario Draghi, che ha già annunciato un nuovo intervento per calmierare le bollette, e le richieste di imprenditori e sindacati, per i quali i miliardi stanziati non bastano. Cgil, Cisl e Uil, dopo la fumata nera arrivata dall’incontro con il ministro dell’Economia Daniele Franco, oggi pomeriggio incontreranno Draghi discutere della legge d Bilancio e tentare un nuovo affondo.
In parlamento tutti sono convinti della necessità di contrastare il caro bollette, per evitare effetti negativi per famiglie, imprese e consumi. In manovra un altro miliardo, da aggiungersi ai 2 già previsti per evitare la crisi economica, dovrebbe arrivare dai risparmi fatti sulla riforma fiscale. Lo stop definitivo al rincaro di gas ed elettricità arriverà solo con la crescita delle “energie pulite”. Secondo uno studio commissionato a Elemens, l’energia distribuita da rinnovabili e l’efficienza energetica in edilizia, infatti, potrebbero produrre, da qui al 2030, 1,1 miliardi di risparmio in bolletta per i consumatori e ridurre del 50% la spesa energetica nelle case.