Dalle consegne come fattorino al gol decisivo contro l’Atletico Madrid, che fa volare il Milan in Champions League. È la favola di Junior Messias, che ieri al 42’ del secondo tempo ha regalato un pezzo d’Europa ai rossoneri, che non vincevano nella competizione da otto anni.
A 30 anni Messias ha fatto il salto nel grande calcio cambiando drasticamente lo stile di vita degli ultimi anni, dal rider a Torino alla partecipazione ai tornei amatoriali, poi dai Dilettanti alla promozione in C con il Gozzano e infine il passaggio dal Crotone al Milan. Nel mezzo, la dipendenza – ora sconfitta – dall’alcol.
E ora l’emozione è incontenibile. Dopo il gol, racconta Messias, “mi è venuto da piangere, mi è passato nella testa quello che ho vissuto. Emozione pura: ho pensato a Dio, tutta la mia storia è scritta da lui”. Il prossimo appuntamento per il Milan il 7 dicembre, quando i rossoneri dovranno battere il Liverpool, già primo del girone.
La qualificazione è ancora appesa ad un filo e dipenderà anche dall’esito dell’altra sfida tra l’Atletico e il Porto. Ma l’impresa a casa di Simeone rappresenta comunque un’iniezione di fiducia, spezza un digiuno che durava dal novembre 2013 con il Celtic Glasgow e consacra definitivamente Messias, che si era messo in luce con le 15 reti e gli 11 assist firmati nell’ultimo biennio in Calabria.