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HomeEsteri Dart, la missione per deviare un asteroide

Dart, la prima missione
con un satellite italiano
per deviare un asteroide

Il lancio è avvenuto questa mattina

LiciaCube filmerà l'impatto tra 11 mesi

di Alessio Brandimarte24 Novembre 2021
24 Novembre 2021

epa09599041 An undated handout picture made available by the National Aeronautics and Space Administration (NASA) shows an illustration of NASA's Double Asteroid Redirection Test (DART) spacecraft approaching the Dimorphos and Didymos asteroids (issued 23 November 2021). DART is the first mission to test technologies for preventing an impact of Earth by a hazardous asteroid. The mission is scheduled to launch at 10:21 p.m. PST on 23 November 2021 (1:21 a.m. EST on 24 November) aboard a SpaceX Falcon 9 rocket from Vandenberg Space Force Base in California, USA. According to NASA, the goal of the mission is to see if intentionally crashing a spacecraft into an asteroid is an effective way to change its course, should an Earth-threatening asteroid be discovered in the future. EPA/NASA/JOHNS HOPKINS APL HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

Un viaggio di 11 mesi per modificare la traiettoria di un asteroide. È l’obiettivo della sonda della Nasa, Dart, lanciata intorno alle 7:20 ora italiana dalla base di Vanderberg in California, a bordo di un razzo Falcon 9. Circa dieci giorni prima dell’impatto, verrà rilasciato un microsatellite italiano che filmerà lo scontro. Si tratta di LiciaCube, prodotto a Torino da Agrotech, in collaborazione con l’Agenzia spaziale italiana (Asi). Una volta separatosi da Dart, il satellite si sposterà in una posizione di sicurezza e con la miglior visuale per osservare l’impatto della sonda con l’asteroide di 170 metri di diametro.  Dimorphos sarà colpito alla velocità di 21 mila chilometri orari, alla fine di un viaggio di dieci milioni di chilometri. L’effetto sarà una variazione quasi impercettibile della velocità dell’asteroide, ma che nel corso tempo si tradurrà in un’importante variazione della traiettoria iniziale. La sonda si sta muovendo grazie alla spinta ricevuta dal lanciatore e al suo sistema di propulsione elettrica.

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