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Cortei no vax in Europa
sfidano le restrizioni
dei governi

Scontri violenti in Belgio e Olanda

Da oggi l'Austria in lockdown generale

di Tommaso Bertini22 Novembre 2021
22 Novembre 2021

epa09596319 Protesters face riot place clash during an anti-coronavirus measures protest in Brussels Belgium, 21 November 2021. In a move to tackle yet another COVID-19 wave, the Belgian government imposed strict measures, pushing thousands to the streets to protest against mandatory vaccinations, health pass and anti-coronavirus measures. EPA/STEPHANIE LECOCQ

Proteste e scontri durante i cortei no vax nell’Unione europea di questo weekend. Le misure adottate dai governi per far fronte all’impennata dei contagi da covid hanno fatto scendere in piazza migliaia di manifestanti. Dal Belgio ai Paesi Bassi, dall’Italia all’Austria, che oggi entra in lockdown nazionale, fino alle Antille francesi. Si parla di decine di feriti e altrettanti fermi.

Secondo le stime, 35 mila persone hanno partecipato al corteo organizzato a Bruxelles, che è sfilato per le vie della capitale non lontano dalle sedi dell’Ue. Il raduno, dove sono sventolate bandiere dei nazionalisti fiamminghi, è arrivato in risposta alle misure del governo, che ha approvato il divieto di accesso ai non vaccinati a bar e ristoranti. Quella che era iniziata come una protesta pacifica è ben presto sfociata in lanci di petardi e oggetti vari, a cui la polizia ha risposto con cannoni d’acqua e gas lacrimogeni.

Scenario simile a quanto accaduto poche ore prima in Olanda, dove per il secondo giorno di fila ci sono stati scontri in diverse città. Dopo Rotterdam, manifestazioni si sono avute anche all’Aja, dove si è registrato il maggior numero di fermi, e a Limburg, Urk e Flevoland.

Nella giornata di sabato si è tenuta una manifestazione anche in Austria. Il corteo gestito, tra gli altri, dal partito di ultradestra Fpoe, ha bloccato per ore il centro della capitale. Nel paese oggi entra in vigore il lockdown generalizzato di venti giorni. L’aumento dei contagi e il basso numero di vaccinazioni hanno spinto Vienna ad imporre nuove restrizioni. Solo il 66% della popolazione ha ricevuto entrambe le dosi, il dato più basso dell’Europa occidentale. Resteranno chiusi gran parte dei negozi e verranno annullati tutti gli eventi culturali. Scuole e impianti sciistici rimangono invece aperti. Dal 12 dicembre il lockdown continuerà solo per i no vax. A partire da febbraio, entrerà anche in vigore l’obbligo vaccinale.

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