Il Parlamento europeo e del Consiglio Ue hanno dato il via libera al bilancio comune per il 2022 e alla proposta avanzata dalla Commissione per l’aumento del Fondo per la gestione integrata delle frontiere. Saranno destinati 25 milioni di euro per sostenere gli Stati membri alle prese con la crisi migratoria in corso ai confini con la Bielorussia. Le istituzioni hanno già fissato gli impegni totali del bilancio annuale per il prossimo anno a 169,5 milioni di euro e i pagamenti a 170,6 milioni di euro. Al Fondo per l’Asilo sono assegnati 1,1 miliardi di euro, l’Ibmf invece potrà contare in tutto su 809,3 milioni di euro.
La Polonia aveva già annunciato ieri che entro dicembre verrà costruito un muro alla frontiera, mentre continuano le tensione con i migranti a Kuźnica. Oggi la polizia polacca ha lanciato gas lacrimogeni contro le persone ammassate al confine e che cercano da giorni di superare il filo spinato. Stanisław Żaryn, un portavoce delle autorità di sicurezza polacche, ha confermato via Twitter che nonostante gli attimi di tensione la situazione è sotto controllo.
Ieri l’Ue ha varato nuove sanzioni contro Minsk. L’Alto Rappresentante Ue Josep Borrell ha chiarito: “Siamo determinati a respingere la strumentalizzazione dei migranti per fini politici”. Al momento sono oltre 150 gli individui e una quindicina le società legate al regime di Alexandr Lukashenko sotto sanzione. Borrell ha accusato il Cremlino di collaborare con il capo di Stato bielorusso al summit dei ministri degli Esteri : “E’ evidente che Lukashenko agisce con il forte sostegno di Mosca”.
Il nuovo pacchetto colpirà prima di tutto le compagnie aeree. Tra tutte la Belavia, che rischia di perdere 17 aerei su 30 concessi in affitto dall’Irlanda. La risposta di Lukashenko non si è fatta attendere: “Combatteremo. Abbiamo raggiunto il limite. Io non scherzo”.