NEWS ANSA

Sito aggiornato alle 13:20 del 22 novembre 2024

HomeCultura I commenti d’odio sul web firmati da “insospettabili”

L'odio corre su internet
I commenti più violenti
firmati da "insospettabili"

Solo il 32% dei messaggi viene rimosso

lo rivela ricerca dell'ateneo di Venezia

di Enrico Scoccimarro12 Novembre 2021
12 Novembre 2021

Foto Unsplash

L’odio online non sembra essere appannaggio di utenti dediti all’insulto. È quanto emerge da uno studio pubblicato oggi su “Scientific Reports” da ricercatori dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, in collaborazione con Agcom e Jozef Stefan Institute di Lubiana.

L’analisi è stata effettuata su un milione di commenti a video sul tema Covid-19 pubblicati su Youtube. Il risultato è che il linguaggio offensivo o addirittura violento scaturisce da ‘insospettabili’ commentatori che in certi contesti perdono il contegno. Il team, coordinato da Fabiana Zollo, ricercatrice di Ca’ Foscari, ha messo a punto un modello di “machine learning” in grado di etichettare ogni commento e classificarlo come appropriato, inappropriato, offensivo o violento, a seconda della tipologia di linguaggio utilizzata.

La ricerca è stata svolta nell’ambito del progetto europeo “Innovative Monitoring Systems and Prevention Policies of Online Hate Speech”. È emerso che solo il 32% dei commenti classificati come “violenti” sono stati rimossi dalla piattaforma o dall’autore a un anno dalla pubblicazione.

Tra i 345 mila commentatori analizzati non risultano veri e propri “leoni da tastiera”, ossia persone dedite unicamente a seminare odio. L’insulto non è quindi una deriva che riguarda una specifica categoria di persone. Molti utenti, in determinati contesti, diventano autori di commenti “tossici”. L’incidenza dei commenti d’odio è dell’1% sul milione analizzato, percentuale simile sia per i canali ritenuti affidabili, sia per quelli che diffondono disinformazione.

Gli utenti nei canali affidabili utilizzano in media un linguaggio più tossico, con offese ed espressioni violente. Il linguaggio degenera quando l’utente si trova a commentare in una “bolla” diversa da quella a cui è più familiare, cioè in un ambiente avverso alle sue opinioni. “Sembrerebbe – commenta Zollo – che l’utilizzo di un linguaggio offensivo e violento da parte degli utenti sia scatenato occasionalmente da fattori esterni. Lo studio di questi fattori è sicuramente decisivo per individuare le strategie più efficaci per arginare il fenomeno”

Ti potrebbe interessare

logo ansa
fondazione roma
Carlo Chianura
Direttore delle testate e dei laboratori
Fabio Zavattaro
Direttore scientifico
@Designed & Developed by Bedig