HomeCronaca “Femminicidio” e “clandestini”. Un convegno alla ricerca dei nuovi linguaggi

“Femminicidio” e “clandestini”. Un convegno alla ricerca dei nuovi linguaggi

di Claudia Nardi10 Giugno 2013
10 Giugno 2013

Responsabilizzare la comunicazione pubblica, giornalistica e politica, ripudiando un uso sbagliato della parola senza però castrarla in un finto linguaggio politicamente corretto. Sono questi alcuni dei temi che verranno affrontati durante il convegno Per una comunicazione che non discrimina. Da clandestino al femminicidio, la cura incessante delle parole” che sarà presentato martedì 11 giugno presso la Camera dei Deputati.L’incontro, organizzato dal Redattore Sociale in collaborazione con l’associazione Parsec, sarà anche l’occasione per presentare “Parlare civile. Comunicare senza discriminare”, il primo libro in Italia dedicato ai principali temi a rischio di discriminazione e al linguaggio per parlarne.Le tre autrici del libro, Raffaella Cosentino, Giorgia Serughetti, Federica Dolente, chiedono il ritorno allo studio dei termini perché «In Italia il dibattito sui temi per rispettare la dignità delle persone e delle comunità è ancora arretrato rispetto al resto d’Europa». Parlare in modo civile non è facile, ma è fondamentale per evitare un linguaggio «razzista e xenofobo» che «prenda di mira neri, africani, rom, romeni, richiedenti asilo e immigrati in generale» con dichiarazioni che «in certi casi hanno provocato atti di violenza contro questi gruppi». “Parlare civile”, si legge nell’introduzione, non è una nuova opera di denuncia della cattiva informazione, né uno strumento di censura o di intralcio al lavoro giornalistico, e neppure un repertorio del politically correct. E’ un libro di servizio che, senza ideologia e attraverso opinioni diverse, cerca di indicare una direzione responsabile alla comunicazione pubblica, giornalistica e politica, di chiarire i dubbi e contestualizzare l’uso di termini spesso abusati nelle cronache quotidiane.
A presentare il libro saranno la giornalista Raffaella Cosentino, una delle autrici del libro, e Francesco Carchedi, sociologo dell’associazione Parsec che ha fornito il supporto scientifico per la realizzazione del libro. Seguiranno gli interventi di Anna Meli, coordinatrice dell’associazione Carta di Roma, il giornalista di Rai Tre Domenico Iannacone, autore della trasmissione “I dieci comandamenti”, e il presidente della Comunità di Capodarco, Don Vinicio Albanesi.
Concluderà i lavori Laura Boldrini, la quale, fin dall’inizio del 2012, aveva seguito a distanza la realizzazione del progetto portato avanti da Redattore Sociale e Parsec con il sostegno di Open Society Foundations.

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